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ANCONA - Scende in picchiata la curva dei contagi da Sars-Cov-2, anche per il crollo dei tamponi con diagnosi ufficiali, ma continuano a salire i casi di influenza stagionale, ormai vicina al picco previsto per la settimana tra Natale e Capodanno. Le due curve dei virus respiratori, da una parte le sottovarianti Omicron, dall'altra il ceppo N3H2 dell'australiana, continuano ad avere un andamento disallineato.
Nell'ultima rilevazione settimanale dell'osservatorio epidemiologico della Regione Marche diretto dal dottor Marco Pompili (17-23 dicembre) i nuovi positivi al Coronavirus sono scesi a 4.655, con un -30% rispetto alla settimana precedente. Ma il brusco calo, che conferma un trend in discesa per il terzo report consecutivo, è dovuto in gran parte alla diminuzione dei test diagnostici molecolari e antigenici, passati da 12.065 a 9.262.
Calano i contagi Covid, meno test molecolari e antigenici
Continua nelle Marche la diminuzione dei ricoveri per Covid, stabili in terapia intensiva (appena 4) ma in netto calo nei reparti di area medica (da 207 ai 185 di venerdì scorso) con un'occupazione dei posti totali scesa al 18,9%. Un trend in calo che è valsa alla nostra Regione una classificazione di rischio bassa nell'ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia ministero della Salute-Iss. Il dato peggiore dell'ultimo report dell'Osservatorio regionale riguarda però i decessi correlati all'epidemia, con 31 casi settimanali di pazienti deceduti con positività rilevata a Sars-Cov-2, rispetto ai 16 della settimana precedente.
Motivo in più per ricordare quanto sia importante proteggersi con il vaccino anti-Covid. Le Marche sono ancora in ritardo nella somministrazione della quarta dose, come ricordava nei giorni scorsi il report settimanale della Fondazione Gimbe: il tasso di copertura vaccinale con il secondo richiamo nella nostra regione è del 21,%, sotto rispetto alla media Italia del 28,4%.
Sale l'epidemia stagionale
Continua a salire intanto la curva dell'epidemia stagionale. Nell'ultimo report della rete Influnet, relativo alla settimana 12-18 dicembre, i nuovi casi di australiana stimati in base ai rilievi di 37 medici e pediatri sentinella attivi in tutta la regione sono stati 21,87 ogni 1.000 assistiti, un'incidenza settimanale che pone le Marche al secondo posto in Italia, seconda solo all'Abruzzo (24,53). Dall'inizio del monitoraggio Influnet, si stima che oltre 160mila marchigiani siano stati messi al letto dall'australiana, che quest'anno viaggia in anticipo di 5-6 settimane rispetto al normale andamento stagionale delle annate pre-Covid. Colpiti soprattutto i bambini. Nell'ultima settimana l'incidenza è stata di 66,42 contagi su mille fino a 4 anni di età e 29,45 nella fascia 5-14 anni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico