Marche e dieta mediterranea, nasce il comitato di esperti presieduto dal governatore Acquaroli che promuoverà la tutela di uno stile di vita

Frutta e verdura sono alla base della dieta mediterranea
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ANCONA  - Otto esperti più il governatore Acquaroli sono i componenti del comitato per la tutela e la valorizzazione della dieta Mediterranea che vede la Marche da sempre al centro di quello che rappresenta un eco-sistema e uno stile di vita salutare e benefico. 

 


La giunta regionale nei giorni scorsi ha approvato la costituzione del comitato, che resterà in carica fino alla scadenza della legislatura: si tratta in sostanza dell’organo di consulenza che avrà funzioni propositive e di monitoraggio degli interventi previsti dalla legge numero 14 del 2018 proprio sulla tutela e valutazione della dieta Mediterranea.

Oltre Acquaroli, che presiede il comitato, gli altri componenti sono Elsa Ravaglia (rappresentante Asur), Tommaso Di Sante (consigliere Camera di camerale, settore agricoltura), Massimiliano Petrelli (Dipartimento Salute), Francesca Severini (delegato l Dipartimento Sviluppo economico), Pamela Lattanzi (docente di Diritto agrario, università Macerata), Elena Barbieri (docente Biologia applicata, università Urbino), Valeria Polzonetti (docente della scuola di bioscienza e medicina veterinaria, università Camerino), Giovanni Battista Mariani (rappresentante associazioni consumatori). il servizio Sviluppo e valorizzazione delle Marche ha effettuato una ricognizione di eventuali interventi già programmati in alcune strutture della giunta regionale, in particolare a quelle che trattano materie della produzione e distribuzione agroalimentare, della tutela ambientale, della cultura, della promozione turistica, dell’istruzione, della ricerca scientifica e della tutela della salute, aventi come finalità la tutela e la valorizzazione della dieta Mediterranea ed ha proceduto alla costituzione del comitato.


Da due anni a Montegiorgio sotto la segnaletica comunale è stato inserita la targa “Città della dieta Mediterranea”. L’amministrazione ha voluto ricordare il paese come il luogo dove fu condotta la ricerca del Seven Countries Study, da cui scaturì il concetto di dieta Mediterranea e che negli anni Sessanta medici, ricercatori, scienziati del calibro del fisiologo Ancel Keys, da cui la famosa razione K degli eserciti, Paul White, cardiologo del presidente statunitense Dwight David Eisenhower, e Flaminio Fidanza, docente universitario e iniziatore del nutrizionismo in Italia. A Montegiorgio furono esaminati 719 uomini e tra loro furono selezionate 29 famiglie per un esame approfondito sui consumi alimentari. Gli esami si svolsero fino al 1991: le conclusioni riferirono dell’importanza fondamentale degli studi condotti a Montegiorgio per la definizione della dieta Mediterranea. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico