Marche, in crescita le assunzioni ma meno che nel resto dell'Italia

Operai impegnati in una fabbrica
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ANCONA - Un mezzo sorriso sul fronte occupazionale delle Marche. Nella regione infatti aumentano le assunzioni, ma in misura minore rispetto al resto dell'Italia. Nei primi undici mesi del 2015, le aziende marchigiane hanno assunto 131.426 persone, il 6,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (68,6%), il 26% un contratto a tempo indeterminato e solo il 5,4% è stato assunto come apprendista. È quanto emerge dai dati dell'osservatorio Inps sul precariato, elaborati dall'Ires Cgil Marche. Rispetto alla media del Paese, l'incremento delle assunzioni è inferiore (6,7% Marche, 10,3% centro Italia, 9,8% Italia), così come l'incidenza di quelle a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni (26% Marche, 31,2% centro Italia, 32,8% Italia). E si moltiplica l'uso di voucher.

Alcune delle assunzioni a tempo indeterminato, spiega l'Ires Cgil, sono state fatte beneficiando dell'esonero contributivo istituito con la legge 190 del 2014. In particolare, su 34.242 assunzioni a tempo indeterminato, 20.535 (il 59,9%) ha avuto luogo sfruttando l'esonero contributivo. Di queste, in 7.917 casi si è trattato di una trasformazione in tempo indeterminato di contratti a termine. Da gennaio a novembre, le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state oltre 3.000, con un incremento del 13,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Le trasformazioni dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 11.269, il 28,4% in più rispetto al 2014. Le cessazioni di lavoro sono state 114.756, con la creazione di un saldo positivo assunzioni-cessazioni pari a 16.670 posti di lavoro. Si inizia a lavorare più di quanto si smetta ma non per i contratti di lavoro a tempo indeterminato: le cessazioni superano le assunzioni di 1.276 unità. Il numero di voucher venduti da gennaio a novembre nelle Marche è pari a 4,5 milioni, il 61,8% in più rispetto allo stesso periodo 2014.
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Corriere Adriatico