Sette pazienti su 38 totali avevano vaccino completo: ecco il nuovo preoccupante balzo dei ricoverati

Sette pazienti su 38 totali avevano vaccino completo: ecco il nuovo preoccupante balzo dei ricoverati
ANCONA - All’incrocio tra la parabola di fine estate con numeri di contagi in calo e i decreti che ridefiniranno il ritorno in classe fissato per metà settembre...

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ANCONA - All’incrocio tra la parabola di fine estate con numeri di contagi in calo e i decreti che ridefiniranno il ritorno in classe fissato per metà settembre può essere un punto di riferimento interesssante dare un’occhiata all’identikit del ricoverato medio negli ospedali delle Marche. E soprattutto alla relazione tra decorso dell’infezione Covid e stato della vaccinazione. La notizia dell’innalzamento dell’età dei nuovi contagiati da 24 a 34 anni nel mese di agosto pone da subito il tema della copertura vaccinale. Che scaturisce anche dai dati molto interessanti che filtrano dalla cabina di regia sanitaria che si è tenuta lunedì scorso. 

Scuola: quarantena, trasporti, vaccinazioni, palestre e regole in aula. A che punto siamo per il ritorno in classe nelle Marche?

 


Rispetto al mese di luglio, infatti, l’innalzamento del numero dei pazienti in area medica e delle rianimazioni - per quanto non dirompente - ha portato alcune novità. La prima, la più evidente è sicuramente quella che anche i vaccinati con ciclo completo possono contrarre il Covid: più della conferma (la notizia era già nota) destano una certa impressione le proporzioni. 


I dati risalgono all’altroieri: su 38 pazienti in area medica nelle Marche ben sette avevano ricevuto un trattamento completo dal punto di vista della profilassi: che il vaccino fosse stato Pfizer, Johnson&Johnson o Astra Zeneca poco cambia. La ricerca scientifica ad ogni buono conto aveva previsto che il vaccino non eliminasse la possibilità di reinfettarsi quanto la quasi certezza che la malattia avrebbe avuto un decorso a giri controllati. O comunque non gravissimo. Spostandoci tra i 19 pazienti che si trovano nei reparti di Terapia intensiva e Semi intensiva il dato si ripete: 2 pazienti avevano ricevuto sia prima che seconda dose (il primo di 39 anni, il secondo di 69), mentre uno aveva ricevuto solo la prima dose (in questo caso il paziente ha 66 anni). Non vaccinati invece, la stragrande maggioranza: 16 persone. 


Proprio i contagi sopra i 60 anni hanno proposto spunti di riflessione sulla copertura del vaccino e sulla necessità di invitare anche i giovanissimi a fare prima e seconda dose. Per quanto si tratti di una potenziali pazienti raramente sintomatici in caso di infezione, il problema va posto in proiezione famiglia/anziani e quarantena delle classi intere. I dati che sono arrivati ieri dall’ufficio scolastico regionale raccontano che nella fascia 12-15 ci sono ancora 30mila ragazzi senza vaccino corrispondenti all’81,5%. Un po’ meglio nelle scuole secondarie: vaccino a 26mila ragazzi corrispondenti al 69,6%. 


La media però è molto bassa: solo uno studente su 3 ha il ciclo completo. Tradotto in numeri: quasi 37mila ragazzi hanno il vaccino e all’appello ne mancano 46mila. Anche per questo l’aumento delle persone ricoverate non lascia tranquilli: ieri impennata di ricoveri nei in reparti non intensivi da 57 passano a 66 (+9), con due pazienti in meno in Terapia intensiva (11), uno in più in Semintensiva (7) e +10 nei reparti non intensivi (48). Nell’ultima giornata 120 i positivi rilevati, con incidenza 70,66 su 100mila abitanti, e nessun decesso (il totale regionale resta 3.045). Sul fronte contagi è il Fermano a registra il numero più alto (29), seguito a livello provinciale da Macerata (28), Ancona (24), Pesaro Urbino (18) e Ascoli Piceno (11); dieci i positivi provenienti da fuori regione.

 

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Corriere Adriatico