Scuole, caos nel click day sull’età per la prima dose: la Regione corregge il tiro

Scuole, caos nel click day sull’età per la prima dose: la Regione corregge il tiro
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ANCONA  - Nel click day del mondo della scuola, le prenotazioni per la somministrazione del farmaco AstraZeneca sono state.... (20mila solo tra le 8 e le 15). Una vera e propria corsa al vaccino da parte di docenti e personale Ata. O meglio, corsa ad ostacoli, dati gli intoppi che si sono verificati.

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A parte il fatto che, ad un’ora dall’avvio del servizio sulla piattaforma di Poste italiane, le prime date utili venivano calendarizzate ad aprile (il vaccine day sarà domani, nei centri predisposti per gli over 80, ma con percorsi diversi), è stato il cortocircuito sulla fascia di età del target a generare confusione. 


Nella comunicazione emanata dalla Regione alle 18 circa di venerdì, si parlava di prenotazioni possibili solo per personale scolastico under 55. Poi, già ieri a metà mattinata, alcuni presidi hanno comunicato ai dipendenti dei rispettivi istituti che anche la fascia tra i 55 ed i 64 poteva richiedere la somministrazione. Alla fine, è di nuovo intervenuto Palazzo Raffaello (ieri pomeriggio alle 16) per correggere il tiro, comunicando ufficialmente che «può prenotarsi anche il personale tra i 55 ed i 64 anni. Il Ministero – spiega la Regione – ha trasmesso nella serata di venerdì gli elenchi del personale scolastico docente e non docente nella fascia d’età 55 - 64 anni, che sono stati subito caricati nella piattaforma di prenotazione».


Nel frattempo, però, per l’intera mattinata, è regnato il caos e molti soggetti coinvolti hanno lamentato il disagio di una «comunicazione confusa». Inoltre, si verificherà il paradosso per cui il personale scolastico più giovane riceverà il vaccino prima dei colleghi over 55 anni, poiché ha potuto prenotarsi fin dall’avvio del servizio. Un intoppo non da poco che il consigliere Pd Antonio Mastrovincenzo bolla come «Ennesimo disastro: cos’altro dobbiamo aspettarci da questa giunta di sprovveduti?», il commento al vetriolo affidato a Facebook seguito a ruota dal consigliere dem Andrea Biancani. Le ragioni del disguido le spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini: «Il vaccino AstraZeca era stato validato fino ai 55 anni, quindi il ministero ci ha mandato i nominativi fino a quell’età e noi li abbiamo caricati tutti nella piattaforma di prenotazione. Poi l’Aifa ha esteso la validità fino a 64 anni». Per dovere di cronaca, va precisato che l’ok dell’Aifa è arrivato il 18 febbraio scorso, quindi oltre una settimana fa. In ogni caso, ora anche il personale scolastico tra i 55 ed i 64 anni potrà prenotarsi, mentre resta comunque esclusa la fascia 65-67. Altro incaglio, quello sulle Università: «il ministero non ci ha mandato i nominativi», fa sapere Saltamartini, e dunque verrà seguito un percorso parallelo.


Urbino e Macerata procederanno autonomamente con la vaccinazione del proprio personale, così come già previsto nell’università Politecnica delle Marche ed in quella di Camerino. «Si precisa quindi che il personale dei quattro atenei marchigiani non dovrà procedere alla prenotazione del vaccino», la nota della Regione. UniMc fa sapere che la somministrazione sarà «senza limiti di età e lo spin off di ateneo For.Med.Lab si occuperà dell’inoculazione». Per quanto riguarda gli educatori delle scuole comunali, la Regione sta ancora ricevendo gli elenchi con i nominativi da parte dei Comuni ed a breve saranno anch’essi caricati nel sistema di prenotazione. 

 

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Corriere Adriatico