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ANCONA - Sono circa 210mila i marchigiani che domani saranno chiamati alle urne per eleggere sindaci e consiglieri in 17 Comuni, ma l’election day potenzialmente coinvolge nella nostra regione in tutto 1.166.330 elettori, quelli con diritto di voto per i cinque referendum sulla giustizia, distribuiti su 1.571 sezioni elettorali. Per accedere ai seggi e votare non è obbligatorio l’uso della mascherina, che resta però “fortemente raccomandata”. Il voto per le amministrative, che non riguarda in questa tornata alcun capoluogo di provincia e chiama ai seggi appena un elettore su sei, sarà comunque un test per le Politiche del 2023.
La replica
Sono sette i Comuni con popolazione di almeno 15mila abitanti che potrebbero (in diversi casi è l’esito più probabile) aver bisogno di un turno di ballottaggio, in calendario eventualmente domenica 26 giugno, per eleggere il sindaco, qualora nessun candidato raggiungesse la maggioranza assoluta dei voti validi. Si tratta di Jesi e Fabriano in provincia di Ancona, Civitanova, Corridonia e Tolentino nel Maceratese, Porto San Giorgio e Sant’Elpidio a Mare nel Fermano.
Negli altri 15 Comuni si annunciano sfide a volte dall’esito molto incerto, con ballottaggi probabili. A Jesi sono cinque i candidati alla successione di Massimo Bacci, che passa il testimone dopo due mandati. La coalizione civica che ha governato Jesi nell’ultimo decennio ha candidato Matteo Marasca, che sarà sfidato da Marco Cercaci (Italexit-Pdf), Paola Cocola (Lavoro e libertà), Lorenzo Fiordelmondo (Jesi Città Futura, centrosinistra) e Antonio Grassetti (Fratelli d’Italia). A Fabriano, dopo la scelta del sindaco Gabriele Santarelli (M5S) di non ricandidarsi, i pentastellati puntano su Joselito Arcioni, mentre torna in ballo l’ex sindaco Roberto Sorci (coalizione civica e trasversale con richiami nel centrodestra) a sfidare anche Daniela Ghergo (Coalizione Democratica) e Vinicio Arteconi, espressione di due liste di sinistra.
Il nastro di partenza più affollato è quello di Civitanova, con 6 candidati alla fascia tricolore. Il sindaco uscente Fabrizio Ciarapica (centrodestra) compete con Silvia Squadroni, Paolo Squadroni, Vinicio Morgoni, Mirella Paglialunga e Alessandra Contigiani. A Corridonia in lizza Manuele Pierantoni, Giuliana Giampaoli e Sandro Scipioni. Sfida a tre anche a Tolentino: Massimo D’Este, Silvia Luconi e Mauro Sclavi si contendono il dopo Pezzanesi. A Porto San Giorgio la sfida è tra il vicesindaco uscente Francesco Gramegna (centrosinistra) e l’ex assessore Valerio Vesprini (civici). Mentre a Sant’Elpidio a Mare per la successione al sindaco Terrenzi si presentano Fabiano Alessandrini, Alessio Pignotti e Gionata Calcinari. A Camerino ci riprova Sandro Sborgia, dopo la prima esperienza da sindaco interrotta anticipatamente: avrà contro Roberto Lucarelli. Alcune sfide, nei comuni più piccoli, sono una rivincita rispetto al 2017. Ad Acquaviva Picena sarà ancora Pierpaolo Rosetti (sindaco uscente) contro Sante Infriccioli e a Valfornace, Massimo Citracca (sindaco uscente) contro Sandro Luciani. A Tavoleto, nell’entroterra pesarese, il sindaco uscente Stefano Pompei sarà sfidato da un candidato fermano, Paolo Marozzi, del partito Gay Lgbt + Solidale, Ambientalista, Liberale.
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Corriere Adriatico