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ANCONA - Pro e contro. Da un lato, sono mezzi green e, per questo, ne andrebbe incentivato l’uso. Dall’altro, necessitano di una regolamentazione specifica perché nella mobilità urbana sono ad alto rischio incidente. Sono i monopattini elettrici che, negli ultimi due anni, hanno registrato un vero e proprio boom nelle vendite, anche in seguito ad incentivi statali e regionali per il loro acquisto.
Strade ed aree pedonali hanno iniziato a popolarsi di questi mezzi a buon mercato, spesso in maniera caotica, al punto tale che alcuni Comuni, come quello di Civitanova, già lo scorso anno sono intervenuti con ordinanze ad hoc per imporre limiti e divieti. In questo contesto, il consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti ha depositato una proposta di legge – che verrà discussa nella prossima seduta dell’assemblea legislativa, prima di essere presentata alle Camere – che definisce le regole per il corretto utilizzo del mezzo. «Questi veicoli – spiega Cesetti – stanno dando un contributo importante nel contrastare l’inquinamento atmosferico che soffoca le nostre città, ma è anche vero che le regole riguardanti la loro circolazione su strada appaiono insufficienti ad evitare pericoli per l’incolumità dei conducenti e dei pedoni».
Nella relazione che accompagna il documento, vengono citati i dati pubblicati dall’Associazione Asaps, dai quali emerge come, nei primi nove mesi del 2021, in Italia siano morte 10 persone coinvolte in sinistri con monopattini e gli incidenti gravi nei primi due quadrimestri dello stesso anno sono stati 131, di cui 41 con feriti ricoverati in prognosi riservata.
È permessa la circolazione anche nelle aree pedonali (massimo 6 km/h) e nelle piste ciclabili. Sui marciapiedi è consentita esclusivamente la conduzione a mano. Nella proposta avanzata da Cesetti, viene previsto l’innalzamento dell’età minima per la conduzione dei monopattini elettrici, portandola da 14 a 16 anni, l’introduzione dell’obbligo di assicurazione di responsabilità civile, a tutela dei terzi e dello stesso conducente in caso di incidenti, e l’estensione dell’obbligo di utilizzo del casco protettivo a tutti i conducenti, laddove oggi è previsto solo per i minori di 18 anni.
Inoltre, nelle modifiche alla normativa vigente, viene richiesta l’introduzione di una sanzione amministrativa da 500 a 1.500 euro per chiunque circoli senza copertura assicurativa e con applicazione, per quanto compatibili, delle disposizioni dell’art. 193 del Codice della Strada che prevedono, tra l’altro, la confisca amministrativa nel caso di circolazione con documenti assicurativi falsi o contraffatti. «Tali modifiche – sottolinea il consigliere dem – non hanno alcun intento punitivo, ma rappresentano correttivi di buon senso affinché la diffusione della micro mobilità elettrica, che durante la fase della pandemia ha subito un’impennata soprattutto tra le giovani generazioni, avvenga in maniera ordinata, consapevole e rispettosa del codice della strada».
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Corriere Adriatico