ROMA - Il Fondo interbancario all'unanimità, su richiesta dei commissari straordinari di Banca Marche, ha deliberato di sottoscrivere l'aumento di capitale...
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In particolare sarà compito dei commissari straordinari strutturare l'operazione in tutti i suoi dettagli. Sul piano procedurale il perfezionamento dell'intervento del Fondo implica «l'approvazione dell'intervento deliberato oggi e delle modifiche allo statuto del fondo volte a introdurre il nuovo metodo di contribuzione ex ante», «il perfezionamento giuridico dell'operazione di aumento di capitale di Banca Marche e l'autorizzazione della Bce all'acquisizione della partecipazione di controllo da parte del Fondo».
Le organizzazioni sindacali di Banca Marche esprimono in una nota «soddisfazione per la decisione assunta» dal Fondo Interbancario «nella certezza che questa rappresenti il punto di partenza per il percorso di rilancio della Banca». «Non conosciamo ancora le modalità concrete attraverso le quali si svilupperà l'intervento del Fondo - si legge -, ma riteniamo che quest'ultimo dovrà confermare e premiare, prima di tutto, la fiducia che la stragrande maggioranza dei nostri clienti ha sempre mostrato a Banca Marche anche in questo difficile periodo». I sindacati approfondiranno nei prossimi giorni «i contenuti alla base della delibera assunta affinchè le strategie da noi predisposte in questi mesi realizzino, anche nel nuovo contesto che si sta aprendo, gli obiettivi di tutela dell'occupazione, delle professionalità e del salario dei lavoratori».
«Esprimo soddisfazione per la decisione del Fondo Interbancario per la Tutela dei Depositi di intervenire a favore di Banca Marche. Un intervento che potrà servire per un rilancio generale dell'istituto di credito» Così in una nota la sen. Camilla Fabbri (Pd). «L'obiettivo principale, infatti - osserva-, è quello di garantire gli interessi dei cittadini e delle famiglie che si sono rivolti alla Banca, così come i livelli occupazionali e salariali di quante e quanti vi lavorano. L'aumento di capitale a favore di un istituto centrale per la nostra Regione, quale è appunto Banca Marche, significa salvaguardare una realtà fondamentale anche per rilanciare l'attività delle imprese del nostro territorio, dunque il tessuto economico-produttivo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico