Banca Marche, 900 milioni pronti per il salvataggio

Banca Marche, 900 milioni pronti per il salvataggio
JESI Il Fidt, Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, ha reso note le modalità dell'intervento a supporto del progetto di risanamento di Banca Marche presentato da...

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JESI Il Fidt, Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, ha reso note le modalità dell'intervento a supporto del progetto di risanamento di Banca Marche presentato da Fonspa.




L'intervento, deliberato dal Consiglio del Fidt nella seduta del 29 luglio 2014, ha ottenuto l'approvazione della Banca d'Italia il 3 dicembre scorso ed è stato reso noto nel report annuale 2014 pubblicato nel sito del Fondo Interbancario.



L'intervento si struttura in due parti: garanzia per 800 milioni su parte dei crediti deteriorati che entreranno a far parte di una società veicolo di cartolarizzazione (la 'bad bank'), ed eventuale partecipazione fino a 100 milioni di euro all'aumento di capitale della banca risanata.



La prima parte dell'intervento - si legge nel report - prevede il «rilascio di una garanzia per l'importo massimo di euro 800 milioni a favore della Banca delle Marche a fronte del prezzo differito della cessione di non performing loans per un corrispettivo di 2,6 miliardi di euro circa a un veicolo di cartolarizzazione; l'altra componente di prezzo, pari a 1,8 miliardi di euro, sarebbe finanziata dall'emissione da parte del veicolo di titoli senior e mezzanine. La garanzia sarebbe escutibile al termine del periodo di otto anni previsto per il recupero dei crediti».



Prevista inoltre l'«assunzione di una partecipazione nella misura massima di 100 milioni, nell'ambito di un'operazione di aumento di capitale della Banca delle Marche, divisa in tre tranche, di cui la più rilevante sarebbe riservata a Fonspa; il Fitd interverrebbe, nel limite indicato, in caso di mancata integrale sottoscrizione delle tranche destinate agli attuali azionisti e a nuovi soggetti investitori».



Il doppio intervento è condizionato «all'esito positivo dell'assemblea della banca in merito all'aumento di capitale e ai connessi e successivi adempimenti di sottoscrizione e versamento». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico