Banca Marche, stop al contratto integrativo I sindacati preparano la controproposta

Banca Marche, stop al contratto integrativo I sindacati preparano la controproposta
ANCONA - «In assenza di rinnovo, il primo marzo prossimo Banca Marche procederà comunque alla disapplicazione del contratto integrativo aziendale». ...

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ANCONA - «In assenza di rinnovo, il primo marzo prossimo Banca Marche procederà comunque alla disapplicazione del contratto integrativo aziendale».




Lo confermano i sindacati aziendali, in una comunicazione unitaria inviata oggi ai lavoratori, dopo l'incontro di ieri con i vertici della banca per il rinnovo del contratto che scade il 28 febbraio. Sono stati gli stessi commissari straordinari ad anticipare le linee guida della posizione della Banca.



«L'azienda - si legge nella nota ai lavoratori - ha presentato un impianto a suo dire non emendabile, che cancella la quasi totalità del complesso normativo vigente, pregiudicando, nel contempo, in maniera molto pesante l'intera parte economica. Una posizione certamente dura e per certi aspetti addirittura irricevibile che di fatto cerca di azzerare decenni di contrattazione aziendale nel Gruppo Banca Marche. per l'avvio della trattativa sul rinnovo del Cia in scadenza al 28 febbraio».



Secondo quanto emerso ieri, con queste misure Bm punterebbe ad un risparmio di circa 10 milioni di euro sui costi del personale. Nel comunicato, i sindacati denunciano da parte della banca un atteggiamento di forte chiusura, avendo fissato per la chiusura della trattativa «un termine perentorio a sabato 28 Febbraio senza darne una plausibile giustificazione».



Ciononostante, le organizzazioni sindacali dei lavoratori «hanno manifestato il proprio senso di responsabilità proponendo proprie linee guida negoziali in un documento programmatico», ed hanno inoltre «confermato la loro disponibilità e determinazione a trovare soluzioni condivise in un quadro di effettiva tutela di tutti i Lavoratori».



Questa mattina, nella sede della direzione generale di Bm a Jesi, i sindacati sono nuovamente riuniti per definire una piattaforma di controproposte tese ad evitare la disapplicazione del contratto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico