ANCONA - Uno «schiaffo ai lavoratori e ai sindacati». È la denuncia di Cgil, Cisl e dei sindacati di categoria della sanità, dopo che il consiglio regionale delle Marche ha...
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«Senza alcun coinvolgimento sindacale - si legge in una nota - i consiglieri di maggioranza hanno votato una legge che sottrae di fatto alle Rsu democraticamente elette a marzo in tutte le 5 Aree Vaste delle Marche, la titolarità contrattuale, per riservare ogni potere in materia alla sola Asur». Una legge che arriva a «mettere a rischio la sede di servizio del personale, esponendolo a mobilità indiscriminata».
«Se il presidente della Regione e la sua maggioranza pensano che le Aree Vaste non servano più - osservano i sindacati - abbiano il coraggio di affermarlo, cominciando a tagliare i costi della dirigenza. Se, al contrario, hanno deciso di tenerle in piedi, devono garantire il confronto e la contrattazione a quel livello». Respinto al mittente «un brutto regalo di Natale, volutamente nascosto all'interno di un provvedimento approvato alla vigilia delle feste, quando i riflettori erano puntati sul Bilancio». Oltre alla «gravissima scorrettezza nel metodo» le organizzazioni sindacali denunciano «la superficialità, l'assenza di organicità e il profilo di illegittimità del provvedimento».
«Come si può sensatamente ipotizzare una contrattazione decentrata in Asur coinvolgendo ad un unico tavolo, su problematiche diverse, i 150 rappresentanti eletti in ogni territorio?». Cgil Cisl Uil chiedono alla Regione di ritirare il provvedimento e lanceranno una campagna di mobilitazione di tutti gli operatori sanitari con il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei cittadini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico