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ANCONA - Gli Ospedali Riuniti hanno un nuovo direttore sanitario. Dopo le dimissioni del dottor Arturo Pasqualucci, prossimo al trasferimento a Perugia, la scelta del dg Michele Caporossi è ricaduta sul dottor Claudio Martini, già nella direzione medica di Torrette e con un passato in Regione, su incarico dell’allora giunta Ceriscioli, come dirigente della posizione funzionale “territorio ed integrazione ospedale-territorio”. Attualmente, ricopre l’incarico di direttore del distretto sanitario di Ancona. Ieri l’atto ufficiale della nomina, che diventerà effettiva il prossimo 5 settembre. Il contratto ha la durata di tre anni.
L’ombra
Ma c’è un’ombra all’orizzonte: il 30 novembre giungerà a scadenza il contratto di Caporossi e la Regione dovrà individuare il nuovo direttore generale degli Ospedali Riuniti, oppure scegliere la via della proroga di due anni.
Una sequela di addii che ha creato una sorta di diaspora nella sanità marchigiana, con in vista la spada di Damocle del 30 novembre, quando scadranno i contratti dei direttori generali delle aziende ospedaliere. All’orizzonte si prospetta una rivoluzione. «Il dottor Martini - ha detto il dg Caporossi - è cresciuto a Torrette, nella direzione medica del presidio. È una persona di grandi capacità e professionalità e conosce benissimo la nostra azienda. Siamo molto felici di averlo con noi nella veste di direttore sanitario».
Lo scenario
Martini dovrà affrontare uno scenario non particolarmente felice per il mondo della sanità. «È una fase molto difficile - ha continuato Caporossi - per la ripresa del Covid, le carenze di personale e la difficoltà a reclutare professionisti. Difficoltà che si riscontrano anche a livello nazionale». Martini, 56 anni il prossimo 27 ottobre, ha praticamente costruito quasi tutta la sua carriera professionale nelle Marche, prima come direttore dell’Unità Operativa complessa del “Sistema Governo Clinico” dell’ex Zona Territoriale 5 (Jesi), poi nella direzione medica dell’ospedale di Torrette. Per conto della Regine, nel 2018, ha lavorato come dirigente della posizione funzionale “Territorio ed integrazione ospedale-territorio”. Una nomina arrivata nell’ambito dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS).
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Corriere Adriatico