Al porto di Ancona una nave con tonnellate di grano straniero, esplode la polemica: «Controlli per escludere sostanze pericolose»

Nave piena di grano straniero attraccata al porto di Ancona: «Basta, la dovete controllare»
ANCONA - Più che di grano, qui si parla di grane. E pure belle grosse. A protestare sono gli agricoltori marchigiani, in particolare i soci della sede maceratese di...

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ANCONA - Più che di grano, qui si parla di grane. E pure belle grosse. A protestare sono gli agricoltori marchigiani, in particolare i soci della sede maceratese di Liberiagricoltori. Puntano il dito contro la Gem Star, una portacontainer che batte bandiera panamense e sosta al porto di Ancona da ormai alcuni giorni.

A bordo - a detta degli agricoltori - tonnellate di grano proveniente dall’estero e diretto verso i mulini del nostro territorio. Ragion per cui gli agricoltori chiedono chiarezza e «di far effettuare un prelievo in tutte le stive di grano della nave» scrivono in una missiva spedita al presidente Francesco Acquaroli, al sindaco di Ancona Daniele Silvetti ed a tutti gli assessori regionali competenti.

 

Il timore è che questa materia prima possa contenere sostanze pericolose in quantità superiori a quelle permesse dalla rigida legislazione europea. Parliamo di glifosato, pesticidi, erbicidi, metalli pesanti. Sul fronte della chiarezza, il portale VesselFinder - che monitora in tempo reale le rotte delle navi - può dare una mano. Prima di arrivare ad Ancona, infatti, Gem Star è stata a Bari e prima ancora in Russia, nel porto di Vysotsk, vicino al confine con la Finlandia. 


La geografia


Parlando esclusivamente di grano duro, quello usato per la pasta ed il pane, nel 2023 (gennaio-novembre) l’Italia ha importato poco più di 2,9 milioni di tonnellate di materia prima, dato in crescita rispetto ai circa 1,6 milioni del 2022, per circa 1,2 miliardi euro (secondo l'Associazione Nazionale Cerealisti). Ancora più utile è capire da dove viene, effettivamente, tutto questo grano duro. Secondo i dati Istat ed europei elaborati dal Centro Studi Divulga, a crescere a dismisura nel 2023 sono stati l’import di frumento da Russia e Turchia, entrambi fermi a quota 410mila tonnellate contro i quantitativi trascurabili del passato. Stessa sorte per il Kazakistan, che arriva a 250mila tonnellate. Resta comunque primo importatore il Canada con le sue oltre 800mila tonnellate.

Ma il vero problema riguarda la restante parte del fabbisogno nazionale che viene coperto dai nostri agricoltori, costretti ad abbattere i prezzi per fronteggiare la concorrenza estera che spesso è pure sleale. Estendendo il concetto di import/export ad altri settori, sono di recente pubblicazione i numeri del porto di Ancona per l’anno 2023. Sono state 9.486.967 le tonnellate di merci transitate per lo scalo dorico, in flessione del 10% rispetto all’anno precedente. Di contro, segna più 5% il numero di container e resta simile al 2022 il peso delle merci in questi custoditi (1,1 milioni di tonnellate). Stabili anche i passeggeri, che sono stati 948mila. Circa 860mila sui traghetti, i restanti 87mila con le crociere (+20%). Merito di 48 "toccate" che nel 2024 diventeranno 60, la prima il 5 aprile. 
 

 

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Corriere Adriatico