Nuovo Inrca pronto nel 2025, ma in dieci anni i costi sono raddoppiati

Nuovo Inrca pronto nel 2025, ma in dieci anni i costi sono raddoppiati
ANCONA - L’obiettivo è quello di inaugurare il nuovo Inrca entro il 2025. Ma dato che si parla del cantiere “maledetto” per eccellenza, i dovuti scongiuri...

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ANCONA - L’obiettivo è quello di inaugurare il nuovo Inrca entro il 2025. Ma dato che si parla del cantiere “maledetto” per eccellenza, i dovuti scongiuri sembrano d’obbligo. Era il lontano 2014 quando venne posta la prima pietra della nuova struttura che aspira a diventare l’ospedale di rete di Ancona sud per alleggerire la pressione sul nosocomio di Torrette.

 

Per lungo tempo i lavori sembravano essere paralizzati, vittime di una tempesta perfetta: il cronoprogramma iniziale parlava del completamento dell’immobile entro il 2016, ma poi l’iter per la sua realizzazione si è impantanato in una lunga serie di sventure legali, economiche e finanziarie che hanno coinvolto le quattro ditte avvicendatesi dal 2012 al 2020 alla guida del cantiere. Negli ultimi due anni, tuttavia la struttura ha iniziato a prendere forma, ma nel frattempo, oltre ai tempi, sono lievitati anche i costi. «Abbiamo più che raddoppiato le risorse per l’Inrca», fa di conto l’assessore regionale all’Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli. 

Il raddoppio

Se l’investimento originario ammontava a 79.500.000 euro, le varianti progettuali - tra cui quella necessaria per l’adeguamento delle normativa anti Covid su numero di posti letto in terapia intensiva e sub intensiva, e sui percorsi di accesso separati - nel frattempo hanno portato il totale a 160 milioni di euro, a cui si aggiungono i 15 milioni per migliorare l’accessibilità viaria alla struttura. Ultima iniezione di liquidità in ordine di tempo, i 60 milioni di euro stanziati da Palazzo Raffaello nel Bilancio triennale 2023/2025 approvato lo scorso dicembre. «Quando, due anni fa, si è insediata la nuova giunta regionale - appunta le stellette al petto Baldelli - in questo cantiere non era stato realizzato nemmeno un pilastro. Oggi, invece, è stato quasi completato l’edificio che, prima ancora di essere operativo, già rappresenta un’eccellenza tecnologica tale da divenire un modello di riferimento per i professionisti di settore». L’Ordine degli ingegneri di Padova si è infatti prenotato per visitare la struttura, all’avanguardia soprattutto da un punto di vista antisismico. 

Il progetto

Il nuovo Inrca si sviluppa su una superficie di 61mila metri quadri, distribuiti su quattro piani (più un quinto per l’elisuperficie) e altri 1.500 mq esterni destinati a ospitare la centrale termica e l’impiantistica tecnologica. I posti auto disponibili saranno 800. Negli scorsi giorni è stata approvata dalla Regione la variante strutturale che permetterà di dare continuità ai lavori della centrale tecnologica esterna all’edificio principale, prevista da una recente normativa. Mentre è «in fase avanzata» - assicurano da Palazzo Raffaello - il progetto esecutivo di tutta la variante tecnologica per consegnare un ospedale pienamente operativo. Tutti i tasselli sono al loro posto. Che sia la volta buona?

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Corriere Adriatico