Svolta a destra dell'Anci, Fioravanti è presidente: «Ma rappresenterò tutti»

Svolta a destra dell'Anci, Fioravanti è presidente: «Ma rappresenterò tutti»
Il ribaltone arriva anche in casa Anci Marche. Come anticipato dal Corriere Adriatico, il nuovo presidente regionale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani è...

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Il ribaltone arriva anche in casa Anci Marche. Come anticipato dal Corriere Adriatico, il nuovo presidente regionale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani è Marco Fioravanti. Ieri l’assemblea riunita ad Ancona - presenti 105 fasce tricolore, a cui si sono aggiunte le deleghe in rappresentanza di altri 76 comuni - ha eletto per acclamazione il sindaco di Ascoli Piceno, unica candidatura sul piatto. Inizialmente il centrosinistra aveva pensato di convergere sul primo cittadino di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, salvo poi decidere all’ultimo minuto di fare un passo indietro.

 

A Fiordelmondo andrà il ruolo di vice, mentre alla fascia tricolore di Fermo Paolo Calcinaro spetta quello di vice presidente vicario. Dopo oltre 20 anni, è il centrodestra a spuntarla, ennesimo segno dello spostamento dell’asse politico marchigiano. La Regione e ormai molti Comuni hanno cambiato bandiera e da ieri anche l’Anci. Ma Fioravanti ci tiene subito a precisare che sarà il presidente di tutti, a prescindere dal colore politico del municipio. 

La promessa

Perché, sottolinea, «l’Anci rappresenta tutti i punti di vista politici e tutti i Comuni. È fondamentale che mantenga la sua trasversalità». Una mano tesa anche verso gli avversari, che alla fine hanno ceduto all’evidenza dei numeri e si sono accodati. Ma che si sarebbe arrivati ad una candidatura unitaria, Fioravanti un po’ lo sapeva già: «Oltre all’esperienza di 14 anni in Anci, sono 4 mesi che giro i territori e avevo percepito una grande condivisione dei sindaci rispetto ad un nuovo modello di sviluppo dell’Anci Marche».

E in che cosa si sostanzierà questo nuovo corso? La ricetta del primo cittadino di Ascoli parte dall’abc: «Dare voce ai territori. Lavoreremo collegialmente contro lo spopolamento delle aree interne e saremo sindacato dei Comuni, anche dei più piccoli». E punterà sulla «comunicazione social per avvicinare i cittadini e i giovani alla politica. Finora è stato fatto un ottimo lavoro, ma il mio compito è fare ancora di più». A partire dal fare leva sull’ormai notoria filiera istituzionale, «rafforzando il rapporto con la Regione per dare una visione globale, pur rispettando i punti di vista territoriali». Il nuovo corso dell’Anci Marche può cominciare.

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Corriere Adriatico