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ANCONA - Quando la sostenibilità incontra la bellezza. Su questo binomio è stata declinata l’edizione 2022 del Salone internazionale del mobile di Milano, inaugurata ieri ed in programma fino al 12 giugno. Un appuntamento che vede le Marche protagoniste con 50 aziende pronte a mettere in vetrina i loro prodotti d’eccellenza. Una delegazione, in rappresentanza di un comparto economico che nella nostra regione conta oltre 2.300 imprese totali, che occupano più di 19 mila addetti tra industria del legno e fabbricazione di mobili.
«A Milano affronteremo le esigenze più immediate e delineeremo le strategie per sostenere il settore che rappresenta uno dei pilastri produttivi del sistema Marche - traccia il quadro il vicepresidente ed assessore allo Sviluppo economico, Mirco Carloni, presente all’inaugurazione della kermesse -. I nuovi scenari di guerra e le tensioni internazionali non giovano a un settore produttivo, per noi strategico e fondamentale, che per sua vocazione è proiettato sulle esportazioni; per questo la Regione investirà risorse importanti per rafforzarlo e per accompagnare la crescita economica e produttiva del nostro territorio».
L’export
Nelle Marche, il comparto del legno-arredo - secondo un’elaborazione su dati Istat - vanta l’11,3% del fatturato manifatturiero regionale ed il 12,4% delle imprese, pari ad una quota nazionale del 9,1%.
Il dato provinciale
Su base provinciale, Ancona annovera 435 imprese e 3.247 addetti; Ascoli Piceno 206 imprese e 1.071 addetti; Fermo 133 aziende e 625 occupati; Macerata rispettivamente 480 e 3.893; Pesaro e Urbino 1.063 aziende e 10.428 addetti, con un fatturato di oltre 1,7 milioni di euro. La provincia di Pesaro e Urbino, da sola, rappresenta uno dei poli di eccellenza italiana del mobile, con un’ampia gamma di produzioni mobiliere: dai mobili per la casa, all’arredamento per l’ufficio. E la vetrina milanese è l’occasione ideale per far conoscere al mondo il made in Marche.
La kermesse
E c’è il mondo, quello dell’arredo, ad esibire i propri prodotti negli oltre 2 mila espositori presenti - il 25% stranieri -, che occupano tutti i 20 padiglioni del polo fieristico di Rho. Sono ormai 60 anni che il Salone raccoglie il meglio del comparto: un evento che ritorna nella sua veste tradizionale e che rappresenta una vetrina fondamentale per il rilancio del settore, specialmente dopo il periodo di pandemia. Ed ora che la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina ha sconvolto gli equilibri economici internazionali, occasioni come questa assumono un ruolo ancora più rilevante. La manifestazione è riservata agli operatori di settore, con apertura al pubblico nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 giugno. «L’edizione 2022 del Salone è dedicata alla sostenibilità ed alla bellezza - sottolinea Carloni -. Due concetti e due modalità di produzione che fanno parte del bagaglio imprenditoriale marchigiano. Come Regione, abbiamo tutta l’intenzione di sostenere e rilanciare le nostre eccellenze nel settore, e lo faremo con risorse ad hoc che attenuino i contraccolpi dell’attuale contesto geopolitico». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico