Marche, per l'agricoltura sociale nuove opportunità per il territorio

Una fase della vendemmia
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ANCONA - Nuove opportunità nel settore dell'agricoltura. Infatti nell'incontro con il sociale nascono nuovi servizi per dare risposte ai bisogni crescenti della società e opportunità di inserimento lavorativo per le persone svantaggiate. Sono una ventina le cooperative che si occupano di 'rurale socialè, e con loro le Centrali cooperative delle Marche hanno costruito un progetto di cui è stato tracciato un bilancio in un convegno a Corinaldo (Ancona). «Cinque convegni, 10 seminari, due visite guidate, un viaggio studio, tre comunicazioni divulgative, numerosi incontri con le cooperative: un patrimonio prezioso che non dobbiamo disperdere» ha detto Simone Cecchettini di Legacoop Agroalimentare Marche.


L'agricoltura sociale comprende anche la fornitura di servizi sociali, socio-sanitari, educativi mediante l'utilizzo di attrezzature e risorse delle aziende agricole, azioni co-terapeutiche, attività per l'inclusione sociale e servizi utili per la vita quotidiana, educazione ambientale e alimentare, conoscenza e valorizzazione del territorio. Per Matteo Principi, sindaco di Corinaldo, "occorre dare ancora più centralità all'agricoltura, specie per i giovani imprenditori che trovano difficoltà nel realizzare un giusto reddito, e questo può essere fatto solo se questo settore viene messo di nuovo al centro delle politiche nazionali". Andrea Bomprezzi, sindaco di Arcevia, ha rimarcato come "ragionare di agricoltura sia fondamentale per il nostro territorio e per il nostro futuro e questo va fatto anche in un'ottica allargata, come quella dei nove Comuni che aderiscono al Cogesco, per affrontare una gestione del territorio condivisa e più efficace".
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Corriere Adriatico