Lodolini e l'aeroporto delle Marche "Adesso serve uno scatto di reni"

Emanuele Lodolini
ANCONA - Il Sanzio deve guardare oltre, altrimenti rischia di restare al palo. E per questo serve uno scatto di reni. Ne è sempre più convinto l’onorevole...

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ANCONA - Il Sanzio deve guardare oltre, altrimenti rischia di restare al palo. E per questo serve uno scatto di reni. Ne è sempre più convinto l’onorevole Emanuele Lodolini, che segue da vicino le vicende dell’aeroporto delle Marche. Il deputato del Pd riflette: “È di questi giorni la notizia che Amazon, primo player e-commerce del mondo, farà a Rieti un hub logitico. È di questi giorni la notizia che l'areoporto di Parma ha presentato il nuovo piano industriale basato sul cargo aereo. Le Marche devono accelerare. L'economia dei servizi è alla nostra portata, ma occorre volontà, quella politica anzitutto, per cogliere nuove opportunità e rilanciare il nostro territorio nel segno dell'innovazione”. I tempi ci sono, rimarca Lodolini e occorre accelerare il tentativo di decollo dello scalo prima che sia troppo tardi.

“L’aeroporto - dice - rappresenta un’infrastruttura centrale per rilanciare lo sviluppo della nostra regione e, a mio avviso, grazie ad una vera integrazione con l’Interporto, può diventare davvero un asse strategico con ulteriori potenzialità del trasporto merci per via aerea”. E tocca un tema assai caro alla regione, proprio nel giorno in cui ha preso il via la missione cinese. “ I Paesi in via di sviluppo, India e Cina in primis - sottolinea Lodolini -, hanno da tempo basato i programmi di sviluppo sulla crescita dei sistemi infrastrutturali, cioè sulla capacità di raggiungere i mercati di consumo. Questa capacità si chiama "logistica" ed è il driver di competitività maggiore nell'economia globale. Le Marche non sfuggono a questa regola: i nostri prodotti, le nostre eccellenze, vinceranno la sfida competitiva se saranno in grado di raggiungere al minimo costo i mercati. Il termine "prodotto", nel mondo globale, rimanda a quello di competizione; quest'ultimo, a sua volta a quello di efficienza, ovvero di minimo costo”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico