ANCONA - «Sono stato in riunione tutto il pomeriggio con quelli che vogliono comperare l'aeroporto e mi fanno decadere il Cda. Assurdo». È il commento...
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Quanto ai presunti dissidi nel Cda sull'accordo con i sindacati per la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali, «io non mi sono mai accorto di nulla. Per altro Catraro e la Massei non hanno deleghe». Sull'accordo con sindacati «non mi sono mai pronunciato perchè non ne conosco i contenuti. Lo avrei conosciuto domani, era già fissato un incontro alle 15:30». Le lettere di dimissioni di Catratro e della Massei sono arrivate intorno alle 13:30. A quell'ora Delvecchio stava partecipando alla presentazione di nuovi voli estivi al «Sanzio», ma forse aveva sentore di quello che stava accadendo.
«Sono qui da sei mesi - ha detto tra l'altro - ma non so quanto ci starò». Poi però si è detto intenzionato a «lottare fino alla morte» per salvare Aerdorica, gravata da un deficit di 40 milioni di euro e che deve avere i conti in pareggio per la fine dell'anno per avere il rinnovo della concessione Enac. «Un aeroporto regionale è importante per il territorio» ha sottolineato, citando stime secondo le quali «un milione di passeggeri produce un indotto di 1,5 miliardi di euro». Ma «nel confronto con giganti come Ryanair e Lufthansa, il mio potere contrattuale è meno di zero». Da qui «il sogno di una rete tra gli aeroporti dell'Adriatico». E davanti alle agenzie di viaggio del territorio e a tour operator come Eden Viaggi e compagnie come Mistral Air, Delvecchio ha rivendicato il merito «di avere portato sei nuovi voli in sei mesi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico