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ANCONA - Da venerdì fino al 31 marzo anche nelle Marche non ci sarà più l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Il dispositivo dovrà essere utilizzato al chiuso, ma anche quando - all’aperto - c’è il rischio di assembramento. Per questo motivo sarà obbligatorio portare la mascherina sempre con sè.
Lo prevede l’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza. Fino al 31 marzo, si legge, «è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private» e « nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti».
L’ordinanza stabilisce anche che durante l’attività sportiva non è obbligatorio indossare le mascherine di protezione anti-Covid: vengono così ridefinite le regole per i dispositivi al chiuso in cui si sottolinea che «non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo».
I lavori sono in corso e anche il sottosegretario allo Sport, la marchigiana Valentina Vezzali, ha spiegato che l’ipotesi su cui si sta discutendo prevede un un primo allargamento, a partire dal 1° marzo, che porterà al 75% ed al 60% il limite delle capienze rispettivamente all’aperto ed al chiuso. Per poi proseguire a metà mese con le riaperture complete qualora la situazione epidemiologica continuasse il suo trend di calo. Sullo stop alle mascherine all’aperto si registra già la smarcatura del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha annunciato una contro-ordinanza regionale che imporrà ai cittadini di mantenere l’uso dei dispositivi all’aperto. «In questo momento serve prudenza - dice De Luca - superiamo San Valentino e Carnevale».
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Corriere Adriatico