Marche, 220 Pro loco tutte insieme per promuovere il brand regionale

Pro loco: foto di gruppo davanti alla Basilica di Loreto
LORETO - “Le pro loco rappresentano il miglior antidoto alla globalizzazione che tutto uniforma e rende ogni cosa eguale all'altra. Grazie ad esse possiamo mantenere...

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LORETO - “Le pro loco rappresentano il miglior antidoto alla globalizzazione che tutto uniforma e rende ogni cosa eguale all'altra. Grazie ad esse possiamo mantenere vive le nostre tradizioni, la nostra storia, la nostra cultura enogastronomica per poter poi proporre i nostri caratteri e la nostra identità, la nostra bellissima terra marchigiana, al mondo intero.” Renato Claudio Minardi, Vice Presidente del Consiglio regionale, si è rivolto con queste parole alle centinaia di persone presenti oggi nella piazza della Basilica di Loreto, in occasione della Festa delle pro loco delle Marche.


Nel portare i saluti dell'Assemblea legislativa, Minardi ha voluto ringraziare soprattutto le tante donne e i tanti uomini marchigiani che dedicano il loro tempo libero all'attività di volontariato delle pro loco. “ Siete anche voi – ha detto Minardi – gli ambasciatori delle tipicità delle Marche. Siete voi che con la vostra passione mantenete uniti il passato e il futuro del nostro territorio e contribuite a creare quell'interesse culturale e turistico che fa risaltare le grandi potenzialità della terra marchigiana”.

Le pro loco, riconosciute dall'Unesco per la loro funzione di valorizzazione del patrimonio immateriale, sono infatti importanti strumenti di promozione e insieme ai Comuni, alla Regione, alle associazioni e alle istituzioni di settore, rappresentano un tassello fondamentale  della vita culturale e sociale di una comunità.

“Per questo – ha proseguito Minardi – è sicuramente determinante mettere in rete le pro loco delle Marche perché ciò significa potenziare le singole iniziative, far conoscere ancora di più le nostre eccellenze, salvaguardare i beni storici e artistici di tante piccole realtà locali, concretizzare progetti per la tutela e la valorizzazione dei beni immateriali e delle bellezze che ci circondano e di cui spesso non ne siamo consapevoli. Anche questo contribuisce a  far amare e conoscere sempre di più le Marche”.


A Loreto erano presenti, oltre a moltissimi sindaci, i rappresentanti delle 220 pro loco marchigiane che contano più di 18 mila soci volontari e che gestiscono tantissime attività sia individuali che con enti pubblici offrendo  un contributo importante  all'accoglienza e alla promozione turistica regionale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico