Marche 2020, per rilanciare la crescita e l'occupazione

Marche 2020, per rilanciare la crescita e l'occupazione
ANCONA - Niente Irap regionale per le imprese che potrebbero essere finanziate con l'emissione di mini bond. E ancora,...

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ANCONA - Niente Irap regionale per le imprese che potrebbero essere finanziate con l'emissione di mini bond.


E ancora, ampliamento dell'esenzione dall'addizionale Irpef sui redditi; defiscalizzazione per le spese in ricerca e sviluppo; una piattaforma informatica per promuovere le produzioni made in Marche. Sono alcuni del punti del programma elettorale del partito Marche 2020, lanciato nella convention "Il Centro per il governo delle Marche" oggi ad Ancona, con i fondatori Gian Mario Spacca e Vittoriano Solazzi. La crisi, "obbliga tutti a un'ampia riflessione sui modelli organizzativi, sociali ed economici" delle comunità locali, dice Marche 2020, e il nuovo partito, "cresciuto con il contributo dei cittadini, delle imprese, di istituzioni, università, categorie sociali ed economiche" si misura per creare "condizioni di crescita e sviluppo che assicurino nuove prospettive di lavoro e benessere". Il programma vuole essere "un progetto di libertà e alto civismo", aperto alla più ampia partecipazione della comunità regionale. Sul versante dello sviluppo c'è massima attenzione all'utilizzo dei fondi europei (con cui creare una Finanziaria regionale) per rafforzare la "competitività intelligente" del sistema manifatturiero marchigiano, e per potenziare agricoltura, ambiente, turismo e cultura. Marche 2020 ipotizza anche incentivi alle aziende per nuove assunzioni, e "sostegno economico alla creazione di nuove imprese". La creazione di una piattaforma logistica internazionale, legata anche allo sviluppo del progetto della Macroregione adriatico ionica, è l'aspetto qualificante del piano infrastrutturale. Quanto al capitolo sanità, Marche 2020 punta all'eliminazione delle lista d'attesa e della mobilità passiva e a una riorganizzazione dei pronto soccorso e dei punti di primo intervento. Molto spazio è lasciato al progetto di longevità attiva. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico