Pellegrinaggio con 3000 volontari Domani sera da Macerata a Loreto

Pellegrinaggio con 3000 volontari Domani sera da Macerata a Loreto
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MACERATA - Ultime ore prima del via. L’inizio del 38° Pellegrinaggio è previsto per le 20.30 di sabato 11 giugno, allo stadio Helvia Recina di Macerata; la Santa Messa sarà celebrata da S.Em. il Cardinal Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo. I volontari impegnati saranno più di 3.000, provenienti non solo dalle Marche, ma anche da Emilia Romagna, Lombardia e Abruzzo.


Nella conferenza stampa di presentazione è intervenuto il sindaco di Macerata, Romano Carancini, con la solita accoglienza con cui incontra il Pellegrinaggio nella Sala Consiliare del Comune: «Macerata è una città aperta, pronta ad accogliere i pellegrini che vengono con l’attesa di una speranza, al di là del credo». Ha preso poi la parola Ermanno Calzolaio, Presidente dell’Associazione “Comitato Pellegrinaggio a Loreto”, affermando: «I primi ad attendere questo evento siamo noi!». Di fronte al dramma che tutti vivono, il Presidente ha ricordato le parole di don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione: «Il pellegrinaggio è una grande opportunità per imparare ad aspettare il Signore giorno e notte e per poter riconoscere Cristo che, venendoci incontro, suscita in noi il bisogno di essere perdonati, ci strappa dalla nostra distrazione e ci attira di nuovo a sé».

«Non c’è niente di più adeguato - ha proseguito Calzolaio - che sentirci raggiunti dalla misericordia, come è accaduto in Piazza San Pietro al fedele che ha urlato al Papa “Sei unico”, e il Santo Padre gli ha risposto “Anche tu sei unico! Come te non c'è nessuno”. È stato questo episodio a farci scegliere il titolo di quest’anno». Saranno numerose le testimonianze. Presenti i detenuti della Cooperativa Sociale Giotto del Carcere “Due Palazzi” di Padova, che faranno il cammino insieme agli altri pellegrini e porteranno la loro testimonianza, insieme alle lettere di due ergastolani che avrebbero voluto partecipare. «Le autorità di questo Pellegrinaggio sono innanzitutto i carcerati – ha affermato Calzolaio –, che sembrano ai margini del mondo, mentre sono quelli che di fronte alle fatiche quotidiane aspettano di essere liberati». Offrirà la sua testimonianza allo stadio anche Padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo (Siria), «per portarci nel cuore dell’avvenimento cristiano».


Cammoranesi ha passato poi la parola a Mons. Nazzareno Marconi, Vescovo di Macerata, che ha confessato di essere molto in sintonia con il titolo di quest’anno: «Per un campo scuola alcuni ragazzi avevano stampato una maglietta con su scritto: “Sono un pezzo unico, Dio non fa le cose in serie». Per concludere, infine, ha lanciato un augurio: «L’Italia è un paese sotto esame: come per il primo Pellegrinaggio, dobbiamo pregare per “passare gli esami”». È toccato a Mons. Vecerrica che in primis ha ringraziato la Madonna, vera protagonista dell’evento, immedesimandosi con i giornalisti: «Capisco la vostra fatica: voi siete chiamati a descrivere un avvenimento strano, religioso, sociale e laico (infatti vengono anche molti non credenti)». È poi passato a raccontare dell’amicizia di Papa Francesco con il Pellegrinaggio: «Mi ha commosso più degli altri anni quando gli ho detto che parteciperanno moltissimi giovani. Si è fatto subito pensieroso e ha detto: “Andate avanti con coraggio!”». Il Santo Padre ieri, durante l’accensione della Fiaccola, ha promesso che farà una sorpresa per la serata di sabato, per assicurare ancora una volta la sua vicinanza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico