Guinza e Intervalliva di Macerata: il governo accelera sulle Marche

Guinza e intervalliva di Macerata: il Governo accelera sulle Marche
ANCONA L’accelerata di fine anno del governo vale una spallata decisa all’isolamento delle Marche. A quattro giorni dallo scadere del 2022, il Comitato...

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ANCONA L’accelerata di fine anno del governo vale una spallata decisa all’isolamento delle Marche. A quattro giorni dallo scadere del 2022, il Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, criptato nella sigla Cipess, alla presenza del premier Giorgia Meloni, dà l’imprimatur a quattro passaggi fondanti per le infrastrutture delle Marche. Il primo vale l’approvazione del progetto definitivo della “Intervalliva di Macerata”. 

 


Le aree

Siamo sul tratto della Quadrilatero, il sistema viario che lega Marche e Umbria, che correrà dallo svincolo della statale 77 fino alla città dello Sferisterio. L’obiettivo: agevolare i collegamenti tra le valli del Chienti e del Potenza, migliorare l’accessibilità delle aree interne e periferiche, connettere un capoluogo di provincia a un itinerario d’interesse nazionale. Un’opera da 83,4 milioni di euro, attesa da decenni, per la quale ora si apre l’epoca dei bandi e della consegna dei lavori. Il tempo della messa in pratica. Sul disegno ambizioso, che ha ottenuto, con prescrizioni e osservazioni, ogni autorizzazione, approvazione e nulla osta, il governatore Francesco Acquaroli piazza il sigillo, il suo. «Questa infrastruttura - rilancia su Facebook - prima del rincaro dei prezzi delle materie prime sarebbe costata 46 milioni. Come Regione, insieme ad Anas, ci siamo attivati per dare piena copertura economica e poter avviare prossimamente la gara d’appalto».

L’alternativa 

Due. Il secondo punto fissato dal Comitato Interministeriale prevede la messa in campo delle risorse necessarie per avviare il completamento della progettazione del sistema Pedemontano Intervallivo delle Marche. La conversione: sarà l’autostrada dei territori interni che incrocerà le principali arterie longitudinali della regione, dalla Fano-Grosseto alla Salaria, passando per la Quadrilatero Ancona-Perugia e Civitanova-Foligno. Sfilerà parallela all’A14 e dovrà unire, senza interruzioni, Carpegna ad Ascoli, proseguendo fino a Teramo per collegarsi all’A24. Su questo fronte si tratta d’un impegno solenne a realizzare i piani. Sulle coordinate Acquaroli vola alto: «Grande soddisfazione: con il Fondo di progettazione sarà finanziato il prolungamento della Pedemontana tra Fabriano-Sassoferrato, Fossombrone-Sassoferrato, Carpegna-Lunano e Lunano-Sant’Angelo». Già la vede: «Il nostro progetto è quello di dotare il territorio di una arteria veloce. Un percorso a ridosso degli Appennini che alleggerisca l’autostrada e sia un volano di sviluppo dell’intero entroterra marchigiano». 

L’impulso

Era già un dato di fatto. Su impulso del Mit, guidato dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, s’è stabilito anche l’adeguamento del corridoio E78 Grosseto-Fano con lo stanziamento di 150 milioni per far uscire dal limbo dell’immobilismo la Galleria della Guinza. Nelle griglie del Cipess entrano di diritto anche gli interventi che si sono resi necessari dopo gli sconquassi del terremoto 2016. Legati al Pnrr sisma, sono un corollario della Pedemontana, nella zona sud di Fabriano, per i quali è già accantonato un tesoretto di oltre 100 milioni. Non c’è tregua: le procedure di gara saranno bandite entro il 30 dicembre. Al quarto punto il navigarore dell’innovazione in formato asfalto&svincoli indica Civitanova, nel punto esatto della rotatoria e del sottopasso ferroviario tra la 77 e la statale 16, l’Adriatica. Il disegno è già in programma e finanziato. Lo scatto: l’opera è cantierabile. L’accelerata che vale una spallata all’isolamento.

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Corriere Adriatico