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ANCONA Un voto all’alba e tramonta in parte o del tutto l’organico alla guida dei tre parchi regionali marchigiani. Cambia la composizione dei direttivi delle aree protette del Conero e del San Bartolo e nasce un nuovo ente pubblico per quello della Gola della Rossa e di Frasassi. Nella loro gestione, la Regione d’ora in poi sarà presente con tre rappresentanti al posto di uno.
Per la consigliere Micaela Vitri, a nome della minoranza Pd, si è trattato «di un blitz antidemocratico dopo 17 ore ininterrotte di Consiglio regionale che rientra in una logica di accaparramento delle poltrone» mentre, per Nicola Baiocchi, relatore di maggioranza, «la legge ridà dignità a tutti i Comuni nei quali insiste il territorio di un Parco; fa in modo che esista un collegamento fra istituzioni e governance dei Parchi; rafforza la Regione in un segmento turistico non più di nicchia».
Gola della Rossa
Sul Parco della Gola della Rossa ha dichiarato, in aula, il consigliere del Fdi Carlo Ciccioli: «Si norma l’ingresso nella governance di Genga e Arcevia, a oggi estromessi dalla gestione, che pesano rispettivamente il 46% e il 12% del territorio». Situazione - commenta a freddo - «che si è protratta per molti anni, perché alla sinistra faceva comodo utilizzare le risorse per il mantenimento delle loro sacche di potere al di sopra dei Comuni sede del Parco». Mentre per Marco Ausili (FdI), il riordino tiene conto che «il 95% dei bilanci dei Parchi regionali è costituito da finanziamenti diretti erogati dalla Regione e, con una gestione rinnovata, coesa e pienamente rappresentativa, va a rafforzare il ruolo di salvaguardia del territorio fondamentale per contrastare il dissesto idrogeologico».
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Corriere Adriatico