Il fronte bollente degli Its: «Corsi scollati dalla realtà». Dopo il duello tra Bocchini (Confindustria) e Marcelli (Ist. Fabriano), interviene la Cna

Santini: «Lavoriamo insieme per renderli più funzionali alle necessità delle imprese»

Il fronte bollente degli Its: «Corsi scollati dalla realtà». Foto generica
ANCONA Il dibattito s’infiamma, segno che il tema è di quelli che meritano particolare attenzione e che toccano nervi scoperti. Sul mondo degli Istituti tecnologici...

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ANCONA Il dibattito s’infiamma, segno che il tema è di quelli che meritano particolare attenzione e che toccano nervi scoperti. Sul mondo degli Istituti tecnologici superiori - che formano figure professionali altamente specializzate e promuovono corsi ad elevato contenuto tecnico e tecnologico - si accendono finalmente i riflettori. 

 


Botta e risposta


Dopo l’intervento sul Corriere Adriatico del presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini - che chiedeva maggior unità e coordinazione agli Istituti regionali - e la replica del presidente dell’Its di Fabriano Giancarlo Marcelli («non siamo terra di conquista»), tocca ora alla Cna intervenire su una tematica di enorme interesse per le aziende. E lo fa con l’invito del direttore di Cna Ancona, Massimiliano Santini a «far in modo che gli Its siano più funzionali e calati sulle necessità degli imprenditori, che altrimenti si organizzano in autonomia e all’interno della propria azienda per la formazione, come già sta accadendo, per esempio, nel settore edile».


La richiesta


Ci sarebbe insomma una distanza troppo spesso siderale tra i temi affrontati dagli Its nei loro corsi e le reali imprese delle aziende del territorio. «C’è bisogno di coordinamento tra il mondo della formazione e quello del lavoro - incalza Santini - altrimenti rischiamo che i giovani vadano altrove. Il 50% delle imprese artigiane che vogliono crescere nei prossimi 5 anni, individuano come problema principale il reperimento delle risorse umane adeguate. Un mismatch che dobbiamo risolvere lavorando tutti insieme, perché non ci sono due sponde distinte». Per argomentare la tesi, il direttore della Cna dorica parte dai numeri: «Il 70% degli studenti formati negli Its trovano lavoro in azienda, ma servirebbe il 700%». Traduce i numeri in parole: «Significa che alcuni corsi non sempre colgono i bisogni delle nostre imprese, dalle micro alle grandi, e sono scollati dalla realtà marchigiana. E poi: perché un corso di digital storytelling ai nativi digitali?». Questione di prospettive generazionali.
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Corriere Adriatico