Cinque aziende top player per l’intelligenza artificiale. Clabo, Pieralisi, Simonelli, Schnell e Sigma si mettono in rete per il progetto Simple

Cinque aziende top player per l’intelligenza artificiale. Clabo, Pieralisi, Simonelli, Schnell e Sigma si mettono in rete per il progetto Simple
ANCONA - Il progetto si chiama Simple. Vi risparmiamo l’acronimo inglese e andiamo alla sostanza, composta da due notizie. Intanto ci sono cinque aziende di standing...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Il progetto si chiama Simple. Vi risparmiamo l’acronimo inglese e andiamo alla sostanza, composta da due notizie. Intanto ci sono cinque aziende di standing medio-alto (per le Marche, si intende) che si sono messe in rete per fare innovazione nel settore della meccanica, a tutt’oggi primo driver di esportazione delle Marche. Si tratta di Sigma, Schnell, Nuova Simonelli, Clabo e Pieralisi. Solo per questo meritano un applauso.

 

 
Il progetto di filiera
Il core della storia lo ha spiegato il docente della Politecnica Emanuele Frontoni, capofila del progetto: «L’obiettivo è lo studio e lo sviluppo di un sistema di manutenzione predittiva in grado di effettuare delle correlazioni intelligenti per permettere di prevedere in anticipo possibili malfunzionamenti dei prodotti. Il progetto è ambizioso e altamente innovativo, sia per la tecnologia che utilizza sia perché economico ed universale, e rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione in filiera». Il progetto è stato raccontato nel corso di un seminario sulla meccanica che si è svolto ieri all’Istao. Va risottolineata l’importanza dei player in gioco e dei settori che abbracciano, anche molto distanti tra di loro. Sigma è specializzata nella produzione e gestione di apparecchiature elettroniche; Clabo è leader nella produzione di vetrine refrigerate per il food retail; Simonelli Group progetta e realizza macchine per caffè espresso; Schnell è leader a livello mondiale nella produzione di macchine automatiche per la lavorazione del ferro per cemento armato; infine Pieralisi è leader mondiale nella produzione di impianti e macchine olearie e per la separazione centrifuga. 


La capacità di dialogo
La virtuosità dell’operazione sta anzi tutto nella capacità di dialogo tecnico, skill poco sviluppata nella nostra regione specie a livelli alti, poi nell’obiettivo ambizioso (diventare una best technology nell’orizzonte nazionale), infine nella capacità di attirare attenzione di chi cerca questo genere di progetti da sostenere. Intesa Sanpaolo, presente al seminario con il direttore Emilia-Marche Cristina Balbo e uno dei suoi economisti di punta della direzione Studi e Ricerche, Giovanni Foresti ha sottolineato la valenza dell’operazione. Per due motivi. La meccanica nelle Marche ha toccato nel primo semestre la cifra record di export di 1,16 miliardi di euro, più 16,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Da qualche anno il settore è la locomotiva dell’export della regione, grazie al sorpasso effettuato su calzature ed elettrodomestici. 


La locomotiva dell’export


Risultati che si spiegano con l’elevata propensione ad innovare: sono 136 i brevetti domandati all’EPO ogni 100 imprese marchigiane della meccanica ed un terzo circa dei brevetti green della regione sono nel portafoglio delle imprese del settore. «La meccanica marchigiana – ha concluso Foresti - può certamente ricoprire un ruolo di primo piano nel favorire il percorso verso la transizione tecnologica e green che il tessuto economico della regione dovrà necessariamente seguire nei prossimi anni». Il presidente dell’Istao Marcolini annuisce: «Comprendere i punti di forza di queste imprese e analizzarne l’organizzazione in filiere nel particolare momento storico che stiamo vivendo è di grande importanza e offrirà sicuramente spunti interessanti per individuare possibili traiettorie da intraprendere». Prendere appunti e, ove possibile, replicare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico