Giornata delle Marche, Roberto Mancini al presidente Acquaroli: «Gli ho anticipato che avremmo vinto gli Europei»

Roberto Mancini ha ricevuto il Picchio d'oro
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CASTELRAIMONDO - È iniziato in perfetto orario il programma della Giornata delle Marche. Oltre 200 persone tra autorità e ospiti assiepano il Lanciano forum. Sul palco insieme al giornalista Andrea Carloni la campionessa olimpica Elisa Di Francisca. Nel primo intervento spazio per la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati che ha sottolineato il grande valore della «sfida della ricostruzione» e ricordato come «la marchigianità in Italia e nel mondo sia sinonimo di eccellenza in tutti i settori della vita civile, economia e sportiva».

«Noi marchigiani siamo gente caparbia: lo abbiamo dimostrato anche in occasione del terremoto quando la natura ci ha piegato ma non battuto» così nel suo intervento Sottosegretario allo sport Valentina Vezzali ha sottolineato il valore della marchigianità. Vezzali oltre ai tre campioni premiati, Valentino Rossi, Roberto Mancini e Gianmarco Tamberi,  ha ricordato Davide Mazzanti, citì della nazionale di volley femminile, la plurititolata Lube Civitanova del volley maschile, la campionessa paralimpica Assunta Legnante e il compianto campione di ciclismo Michele Scarponi.

Nell’intervista condotta dalla giornalista marchigiana della Rai Lisa Marzoli il presidente Acquaroli ha confessato quello che è il suo maggiore desiderio per il 2022 e il più grande rammarico per l’anno che si sta per chiudere. «Per il 2022 vorrei che fosse terminata la pandemia. Invece mi dispiace molto per i due paesi che hanno lasciato le marche per unirsi all’Emilia Romagna».

Acquaroli ha fatto il punto sulla situazione pandemica nella nostra regione e ha ringraziato tutto il personale medico e infermieristico che si sta dedicando con encomiabile abnegazione a fronteggiare la quarta ondata.

Il presidente ha dedicato un ampio spazio alla situazione della ricostruzione e a tutti i progetti che coinvolgono risorse speciali dello Stato per le Marche. Su tutti il tema delle infrastrutture, poi le misure destinate all’economia per cercare di trattenere i giovani nelle Marche e combattere lo spopolamento delle zone interne.

Poi è giunto il momento delle premiazioni. Il picchio d’oro è stato affidato al commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini.Mancini, completo blu e dolcevita grigio, ha sottolineato quale onore fosse per lui rappresentare le Marche in tutto il mondo e ha confessato come sin dal primo incontro con il presidente Acquaroli avesse anticipato al governatore della vittoria degli europei (scherzando ovviamente ma non troppo).

Gianmarco Tamberi invece ha raccontato tutta la grande sofferenza e preparazione che ha caratterizzato i cinque anni di attesa per la gara di Tokyo partendo dall’infortunio alla caviglia nel 2016 a Montecarlo.

«Questo è il messaggio che possiamo dare: si può cadere ma ci si può rialzare e questo lo dedico a questa mia terra ferito dal terremoto. Un giorno spero anche io di poter rappresentare l’immagine della regione Marche come il commissario tecnico Mancini».

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Corriere Adriatico