La visita del ministro Franceschini "Nelle Marche bombardato dalla bellezza"

La visita del ministro Franceschini "Nelle Marche bombardato dalla bellezza"
PESARO - "Ho pensato molto a Stendhal oggi, bombardato da tanta bellezza" a Urbino, Pesaro e Fano. Parola del ministro dei...

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PESARO - "Ho pensato molto a Stendhal oggi, bombardato da tanta bellezza" a Urbino, Pesaro e Fano.






Parola del ministro dei beni e attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, che durante un tour marchigiano ha ammesso di avere rischiato la sindrome che procura smarrimento e deliquio di fronte ai capolavori artistici.







Il ministro ha partecipato oggi a Urbino alla firma di un accordo per la valorizzazione integrata del sistema museale con i sindaci di Pesaro, Matteo Ricci, Urbino, Maurizio gambini, e Fano Massimo Seri e con l'assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni.



L'accordo, il primo nel territorio e uno dei primi in Italia, maggiore coordinamento e integrazione tra i luoghi della cultura statali e quelli civici, con bigliettazione unica, e orari di apertura dei siti di interesse culturale coordinati, calendari integrati di mostre e piani strategici comuni di sviluppo.



L'intesa rientra nella strategia lanciata da Franceschini, che ritiene l'Italia "un grande museo diffuso": di fronte al sovraffollamento delle grandi città d'arte come Fiorenze e Venezia, i territorio debbono lavorare in una logica "di squadra" per attrarre turisti ("sempre in aumento quelle stranieri") in centri meno conosciuti con "forme innovative di promozione".



A Urbino, Franceschini è stato affiancato dal neo direttore della Galleria Nazionale delle Marche, l'austriaco Peter Aufreiter, scelto con altri 19 alla guida dei 20 più importanti musei italiani in base ad una selezione internazionale. Le procedure di insediamento - ha annunciato il ministro - "vanno avanti secondo la tabella di marcia stabilita e dovrebbero essere completate tra metà settembre e metà dicembre".



A Pesaro il ministro ha consegnato degli attestati di benemerenza ai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico e Culturale delle Marche e ad un privato cittadino, Stefano Alessandrini, per il recupero dell'Ercolino, un bronzetto del VI sec. a.C., rubato insieme ad altri beni nel 1964 dal museo Oliveriano di Pesaro. Gli altri beni erano stati recuperati nel giro di poco tempo, l'Ercolino è stato "scovato" da Alessandrini nel catalogo di una casa d'aste americana nel 2008, innescando la procedura per la restituzione all'Italia.



"Una bella storia - secondo il ministro - l'Ercolino era stato perso per 50 anni, ma non nella memoria". Quanto a militari salvatorì protettori dell'arte, sono "un'eccellenza italiana riconosciuta nel mondo".



Varie le tappe a Pesaro, affiancato tra gli altri dal sindaco Ricci, dal sovrintendente del Rosssini Opera Festival Gianfranco Mariotti: la Domus di via dell'Abbondanza, da poco aperta al pubblico, i mosaici del Duomo alla presenza del vescovo Piero Coccia, la casa di Rossini con un intermezzo musicale (un'aria della Semiramide intonata dal soprano Giacinta Nicotra) che ha deliziato il ministro, pronto ad immortalare tutto sul suo smartphone, una visita al Conservatorio Rossini con Ciceroni di eccezione come Catia Amati, segretaria della Fondazione Rossini e il direttore del Conservatorio Ludovico Bramanti.



Nella Sala dei Marmi, l'endorsement alla richiesta del sindaco di Pesaro di sostenere la candidatura della città per il riconoscimento Unesco quale città della musica. "candidatuira fondatissima" ha sottolineato, mentre Ricci ha fatto notare la sintonia "mai forte come oggi" tra Pesaro e il Governo in materia di cultura e beni culturali. Ultima tappa, in serata, a Fano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico