Fine del fermo, pescherecci in mare Legacoop: «Ritardi nei contributi»

Fine del fermo, pescherecci in mare Legacoop: «Ritardi nei contributi»
ANCONA - Salperanno domani sera, dopo la mezzanotte, i pescherecci dell’Adriatico. Torneranno in mare anche i 1.500 associati di Legacoop Pesca Marche, con i loro oltre...

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ANCONA - Salperanno domani sera, dopo la mezzanotte, i pescherecci dell’Adriatico. Torneranno in mare anche i 1.500 associati di Legacoop Pesca Marche, con i loro oltre cento addetti e un fatturato che supera i 50 milioni di euro, per rifornire i mercati. Termina, infatti, il fermo pesca, durato 42 giorni, che quest’anno era cominciato il 16 agosto per il compartimento di pesca che va da Pesaro a Bari. Le Marche, al quinto posto in Italia per numero di pescherecci, 935 in totale secondo i dati di Mipaf-Irepa, rappresentano il 9,69% del pescato a livello nazionale, suddiviso in oltre 14 mila tonnellate di pesci, in testa acciughe, naselli e triglie, più di 10 mila tonnellate di molluschi, in prevalenza vongole e lumachine, e oltre 2 mila tonnellate di crostacei, specie pannocchie e scampi. «Proteggere il nostro mare è compito prioritario anche dei pescatori – commenta Simone Cecchettini, responsabile regionale Legacoop Pesca Marche -, che aderiscono convintamente al fermo biologico perché, pur dovendo purtroppo registrare i ritardi con cui vengono pagati i contributi previsti da questo provvedimento, condividono la necessità di favorire la sostenibilità dell’Adriatico, risorsa fondamentale sì per le attività d’impresa ma soprattutto del nostro ecosistema».

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Corriere Adriatico