Il governatore Acquaroli in pressing su Giovannini: «Ministro venga qui per valutare la situazione»

Il governatore Francesco Acquaroli
ANCONA - Un sopralluogo del ministro per toccare con mano le difficoltà e valutare le alternative. La richiesta di una visita nelle Marche del ministro Giovannini è...

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ANCONA - Un sopralluogo del ministro per toccare con mano le difficoltà e valutare le alternative. La richiesta di una visita nelle Marche del ministro Giovannini è emersa dal summit Comuni-Regione sul potenziamento della linea ferroviaria Adriatica per il passaggio dei 176 treni merci.

Lorenzo Catraro, redattore del protocollo d’intesa per il potenziamento della Orte-Falconara: «La linea Adriatica è satura, servono due nuovi binari»

 

«Chiederemo presto un incontro con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, e lo inviteremo nelle Marche affinché valuti di persona la situazione dei nostri territori - ha affermato il governatore Francesco Acquaroli - Il progetto del potenziamento della linea Adriatica, così come è stato presentato – ha spiegato Acquaroli – avrebbe un impatto negativo molto rilevante per i territori interessati, con gravi ripercussioni in termini di sviluppo turistico e commerciale e di tutela dell’ambiente. C’è unità d’intenti, nella massima collaborazione istituzionale, per poter trovare le migliori soluzioni per le Marche». Nelle intenzioni del Ministero c’è la crescita del flusso merci. In sintesi, dallo studio di Rfi presentato dal Ministero, si prevede lungo la tratta Adriatica un flusso fortemente incrementato di treni merci, fino a 176 al giorno, provenienti dai porti di Taranto e di Gioia Tauro. A questi si aggiungerebbero poi i treni per il trasporto passeggeri. Con il rischio di raggiungere una frequenza media del passaggio di un treno ogni 8-9 minuti. «Cifre insostenibili – ha commentato il presidente Acquaroli – che invece di favorire il miglioramento dei servizi, contrastano con l’idea di sviluppo con il rischio di arrecare un enorme pregiudizio ai nostri territori. Siamo fortemente convinti della necessità di promuovere la crescita economica dei nostri territori ma questo deve avvenire tenendo in dovuta considerazione le esigenze stesse dei territori sui quali si riversano le scelte da compiere».
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Corriere Adriatico