Economia Marche, aumenta il fatturato delle imprese:il Pil torna a salire (6,4%). Tutti i dati di Bankitalia

Economia Marche, aumenta il fatturato delle imprese:il Pil torna a salire (6,4%). Tutti i dati di Bankitalia
ANCONA Un procedere a intermittenza. Dopo l’anno di passione della pandemia, nel 2021 si rafforza la ripresa dell’attività economica. Il Pil nelle Marche arriva...

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ANCONA Un procedere a intermittenza. Dopo l’anno di passione della pandemia, nel 2021 si rafforza la ripresa dell’attività economica. Il Pil nelle Marche arriva al 6,4%, in linea con la media nazionale che s’assesta al 6,6%. Secondo il rapporto di Bankitalia, tracciato su un campione di 170 imprese locali, il fatturato aumenta del 5%.

 

Con un “nota bene” a seguire. «Non è solo frutto di un fisiologico rimbalzo - rimarca il direttore della sede dorica Gabriele Magrini Alunno. - La meccanica, grazie all’anima informatica di cui s’è dotata, è molto competitiva e s’impone sui mercati esteri». Vera crescita, che invita a toccare con mano: le macchine del caffè firmate Simonelli. «Un chip piazzato al loro interno - esalta l’eccellenza - permette di controllare ogni esemplare nel mondo dal quartier generale di Belforte del Chienti».

Il dossier

Dilata l’effetto “resistere&resilienza”, il direttore. Pur ammettendo che nella prima parte del 2022 «la guerra in Ucraina ha determinato un brusco aumento dell’incertezza tra gli operatori economici, generando un progressivo deterioramento», invita a non esagerare col pessimismo. A mantenere i nervi saldi. «Le piccole dimensioni delle nostre imprese - fa notare - rendono questa terra più flessibile, in grado di assorbire le situazioni di crisi». È accaduto durante la pandemia, potrà succedere ancora. Difficile, tuttavia, fare i conti con la percezione. «Oltre la metà degli intervistati ritiene che il conflitto influenzerà negativamente le loro attività: riduzione della domanda, ulteriori difficoltà di approvvigionamento, soprattutto per effetto del rincaro dell’energia». Arriva alla sintesi estrema Alfredo Bardozzetti che, con Sabrina Ferretti, è voce narrante. «L’aumento dei costi dell’energia elettrica - evidenziano - potrebbe penalizzare l’industria regionale, che si caratterizza per una quota di valore aggiunto dei settori ad alta intensità di utilizzo di elettricità, superiore alla media nazionale: 9,7% contro 8,7%».

Caos prezzi

Morale: «Se i prezzi resteranno fino alla fine dell’anno sui livelli elevati raggiunti in primavera, le imprese hanno segnalato come principale strategia di risposta il rincaro dei propri beni». Difficile non immaginare la contrazione del fatturato e la riduzione degli investimenti. Il direttore torna ad appellarsi alla flessibilità, prima di aprire parentesi sul Pnrr che, in due tabelle, segnala 1,2 miliardi. Bardozzetti precisa: «Sono le risorse realmente assegnate, per ora. Poi ci sono i fondi complementari da considerare». Il direttore evidenzia l’elemento distintivo: «I cento milioni riservati all’edilizia scolastica». 

Natalità positivo

Altro giro di cifre. Nel 2021 il tasso di natalità netto è tornato positivo: +0,6%, che recupera il calo del 2020.  L’emergenza pandemica, osserva Bankitalia, ha accelerato la «ricomposizione a favore di comparti a maggiore intensità digitale». Ancora un tassello del mosaico: il mercato del lavoro migliora, ma non abbastanza da riassorbire gli effetti negativi generati dal dilagare del Covid. Lo scorso anno il numero di occupati è aumentato dello 0,8% nelle Marche rispetto al 2020, restando del 2,5% sotto il livello del 2019. Per Magrini Alunno i redditi di cittadinanza non sono spine nel fianco, costituite semmai dalla scarsa manodopera di qualità e dal fatto che il 30% delle persone non si cura di cercare un lavoro. Ci sono poi le entrate delle famiglie che, tornate a crescere, vengono erose dalla impennata dei prezzi. Un procedere a intermittenza.

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Corriere Adriatico