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ANCONA Dal trattamento delle acque potabili allo smaltimento dei liquami, dai tetti fotovoltaici ai kayak oceanici, dal monitoraggio dell’aria alle elettropompe sommergibili, dai sistemi antifrode per il tracciamento di carburanti alla conceria naturale di pellami. Di questo e di molto altro, sempre con l’obiettivo della sostenibilità ecologica, si occupano le trenta imprese marchigiane che nei giorni scorsi hanno partecipato a Rimini a Ecomondo, la fiera della transizione ecologica conclusa giovedì. Sono solo l’avanguardia di un settore molto più ampio, visto che nelle Marche sono 15.090 le imprese che hanno effettuato e effettueranno eco-investimenti.
Le province
A livello provinciale è Macerata con 3.909 imprese la più virtuosa; segue Ancona con le sue 3.852 imprese green, Pesaro-Urbino con 3.407, Ascoli Piceno a quota 2.194 e Fermo con 1.727.
Il film innovativo
Il riconoscimento per Andolfi, azienda che si occupa di imballaggi plastici, è legato alla realizzazione di Plyretwin, innovativo film accoppiato, riciclabile, resistente all’impatto e alla perforazione. La struttura multistrato in co-estrusione, consente di utilizzare un 30,40% di polietilene riciclato, con una riduzione dei consumi e di energia. Tra le produzioni più particolari, nel pool di aziende marchigiane presenti a Ecomondo, i kayak oceanici prodotti da Resinvetro Srl, azienda di Brugnetto che dagli anni ‘80 crea delle canoe performanti.
Solo un terzo
Si congratula con gli imprenditori presenti alla Fiera il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini. «Camera Marche - ricorda - è impegnata sulla green economy con un insieme di attività. Il Rapporto Green Italy monitora le imprese che investono nel green, che risultano più performanti, capaci di esportare e più innovative». Ma si tratta ancora di una quota che non supera un terzo delle aziende. «C’è dunque ancora molto lavoro da fare - riconosce Sabatini -. Sui temi della economia circolare bisogna puntare alla diffusione dei brevetti green, all’efficienza energetica, alla realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili, all’implementazione regolatoria ed applicativa sulle materie prime-seconde e ai Cam, criteri ambientali minimi per la sosstenibilità dei consumi della Pubblica Amministrazione».
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Corriere Adriatico