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ANCONA Sono circa 80mila i marchigiani che soffrono di diabete e la maggior parte, 67 mila, sono seguiti dai centri diabetologici della nostra regione (15 per adulti, più uno pediatrico al Salesi) mentre il resto si cura dai medici di base. Una malattia sociale che interessa nella nostra regione il 4,4% della popolazione, con oltre 300 pazienti pediatrici, che potrebbe essere contenuta con stili di vita accorti.
Attività aerobica 20-30 minuti al giorno e una perdita di peso moderata riducono l’incidenza del diabete di tipo 2 del 60%, come una dieta ricca di acidi grassi monoinsaturi, di cui sono ricchi olio extravergine di oliva e pesce azzurro.
Le iniziative
Diverse le iniziative organizzate in regione, come il convegno “Accesso alle cure” tenuto domenica scorsa al Palazzo dei Priori di Fermo e lo screening gratuito della glicemia nel fine settimana a Pesaro. «La nostra regione è in prima linea nella lotta al diabete: nel 2021 abbiamo aderito come intera regione, e siamo stati i primi, ai principi della Dichiarazione internazionale “Urban Diabetes Declaration” istituiti per combattere e prevenire il diabete e altre malattie croniche nelle città» spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Oltre ai 16 Centri di Diabetologia, da tempo collegati in rete, nelle Marche operano 13 associazioni territoriali di pazienti. In regione la distribuzione dei dispositivi per autocontrollo e autogestione del diabete avviene dal febbraio 2021 in maniera informatizzata: il paziente va in farmacia con la tessera sanitaria e il farmacista vede dal pc cosa consegnargli, come da prescrizione informatica del diabetologo. «Vanno sostenute le associazioni – rimarca l’assessore Saltamartini – in prima linea nell’organizzazione degli screening e nel sostegno ai malati».
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Corriere Adriatico