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ANCONA Ieri Tipicità è stata grande protagonista del palcoscenico Marche alla Bit di Milano. Il brand ombrello di Angelo Serri, scrigno della cultura materiale della regione e incubatore di nuove idee e trend ha presentato la sua agenda 2024. Dal 9 all’11 marzo, a Fermo, la 32esima edizione di Tipicità Festival con il tema “Armonia di sapori e territori”; Tipicità in Blu (in una località costiera) che ridà al mare il suo più che dovuto spazio; Tipicità Evo a Macerata che mette in scena i nuovi linguaggi e l’innovazione in cucina.
La scommessa
E infine, il Grand Tour delle Marche, contenitore di eventi identitari e manifestazioni storiche di ben 31 Comuni marchigiani. «La Bit di Milano - spiega il direttore e fondatore di Tipicità Angelo Serri – è un appuntamento a cui non manchiamo poiché ci consente, in un unico luogo, di confrontarci con tutti i nostri maggiori interlocutori e di migliorare il supporto operativo che diamo ai privati, alle amministrazioni comunali, alle unioni montane».
Alleato prezioso
«È vero che la vivacità di questo brand ombrello - interviene Serri – lo rende un alleato prezioso per amministrazioni e privati, ma è altrettanto vero che la sua forza intrinseca è di fare in modo che la dinamicità dei suoi storytelling si muova all’interno delle strategie di marketing territoriale». Da questo connubio, «le nostre iniziative, contenitori di tanti valori culturali, attirano in maniera efficace il giusto target di consumatori di turismo». Oltre ad essere un generatore di tanti eventi in ogni evento, «le conseguenze del Covid – chiosa Seri - ci hanno posto davanti a un significativo cambio nelle modalità di consumo del prodotto e di fruizione del territorio. Cambio che Tipicità Festival ha tradotto in una formula che lascia centralità al racconto e fa uscire le storie dagli stand, trascina espositori e visitatori e dà vita ad un percorso esperienziale partecipato». Tipicità aggrega partners che in filiera creano ulteriori plusvalenze. In cordata le quattro Università delle Marche, il Touring Club (presente il direttore Silvestro Serra) e il Banco Marchigiano (Massimo Tombolini).
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Corriere Adriatico