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ANCONA - Le Marche partono prima, con Toscana capofila, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Veneto. Poi si passerà dalla sperimentazione all’applicazione pratica per fermare i focolai Covid che si possono alimentare all’interno delle aule scolastiche, soprattutto alle medie e alle superiori: il pool testing, che coinvolge appunto 5 regioni, si basa sull’utilizzo di procedure di screening a campione in ragazzi asintomatici e potrebbe essere particolarmente utile quando occorre stanare il virus in un ampi numero di persone.
La procedura
Nella delibera della Regione che dà il via libera alla sperimentazione nelle Marche, è spiegata la procedura che verrà applicata e che si basa sul principio dei test aggregati. «Più campioni di più persone vengono miscelati insieme in modo da essere analizzati una sola volta - si legge nel documento -.
Il metodo
I vantaggi di questa strategia di testing che si sviluppa sostanzialmente in due fasi, comporta per esempio il risparmio di reagenti e di risorse - nel caso in cui il campione analizzato fosse negativo al Covid - ma anche la riduzione del tempo richiesto per testare un elevato numero di campioni e la riduzione del costo complessivo del test. Nello specifico la metodica verrà applicata negli studenti di età compresa fra i 13 ed i 19 anni che frequentano l’ultimo anno della scuola di I grado e l’intero ciclo scolastico della scuola superiore di II grado. « Questo permetterà di mettere a confronto l’applicazione della metodica di pool test in territori ad alta e bassa diffusione di infezione da SARS-CoV-2. L’individuazione di strategie di testing sostenibili e ripetibili nel tempo diviene elemento centrale - si legge nella delibera della giunta - per permettere di elaborare strategie di contenimento della pandemia negli ambienti scolasticii oltre ad orientare il decisore verso la possibile chiusura e apertura delle attività didattiche». Il progetto ha durata biennale e prevede, per le attività che dovranno essere svolte a livello regionale, i seguenti finanziamenti: 100mila euro per l’acquisizione materiale necessario all’esecuzione ed analisi dei tamponi effettuati nelle scuole, 45mila euro l’esecuzione in laboratorio delle analisi necessarie e 7mila euro di costi indiretti.
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Corriere Adriatico