Cluster a Serra de’ Conti, il sindaco chiude i circoli: 31 infetti, 5 gravi, un morto. Contagi a raffica anche ad Arcevia: 16 positivi e un decesso

Contagi a raffica anche ad Arcevia: 16 positivi e un decesso

Cluster a Serra de’ Conti, il sindaco chiude i circoli: 31 infetti, 5 gravi, un morto. Contagi a raffica anche ad Arcevia: 16 positivi e un decesso
ANCONA - Ricoverati in ospedale altri due residenti di Serra de’ Conti dove i positivi sono saliti a 31. Il sindaco Letizia Perticaroli ieri ha emanato un’ordinanza...

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ANCONA - Ricoverati in ospedale altri due residenti di Serra de’ Conti dove i positivi sono saliti a 31. Il sindaco Letizia Perticaroli ieri ha emanato un’ordinanza per chiudere il bocciodromo gestito dalla Bocciofila Sd e il centro sociale L’Incontro, due luoghi di aggregazione.

 

 

Decisione presa in accordo con il direttivo che ha condiviso la scelta. Al Pronto soccorso di Senigallia è arrivato invece il primo senigalliese positivo, che necessita di cure, ma dopo Serra de’ Conti la situazione più critica si registra ad Arcevia con 16 contagiati e proprio ieri la prima vittima: una 93enne deceduta. Tutto ha avuto inizio una settimana fa. Nel giro di sette giorni la comunità di Serra de’ Conti è ripiombata nell’incubo del contagio.


I ricoveri 
Mercoledì scorso è arrivato al Pronto soccorso di Senigallia il primo anziano, seguito nella giornata di giovedì da due amici. Tutti frequentatori del bocciodromo di Serra de’ Conti, anche se uno di loro però mancava da una decina di giorni. Di loro solo due i vaccinati, tra cui la prima vittima. Oliviero Manoni, venuto a mancare martedì ad 81 anni, era in attesa della terza dose. A marzo aveva ricevuto la seconda di AstraZeneca. Lunedì il quarto ricovero poi a seguire tra martedì e mercoledì altri due. «Con un grande senso di responsabilità abbiamo concordato la chiusura delle due strutture – spiega il sindaco Letizia Perticaroli – ed è stata emanata anche l’ordinanza. Il caro Oliviero, che ci ha lasciato, può essere rispettato e onorato anche così. Rispetto in primo luogo per la salute di tutti». Fino al 3 novembre resteranno chiuse. «Alla Bocciofila tutti sono stati sottoposti al tampone per due volte e sono risultati negativi tranne i primi ricoverati, uno dei quali mancava da una decina di giorni – prosegue il sindaco –. Alcuni serrani, ma non so quanti di preciso, invece sono stati a cena insieme ma non qui, sì sono ritrovati a Poggio San Marcello. Non abbiamo un focolaio unico che valga per tutti perché al momento abbiamo 31 contagiati di cui 5 ricoverati». Tra i positivi anche un’alunna della primaria che ha comportato la quarantena per tutta la classe già da alcuni giorni.


La prudenza


Il sindaco e gli amministratori di Serra de’ Conti hanno scritto ieri ai cittadini raccomandano a tutti, piccoli e grandi, di attenersi scrupolosamente all’osservanza dei comportamenti basilari per contrastare la propagazione del virus. «Come ricordato in molte occasioni – prosegue il primo cittadino - a Serra de’ Conti la percentuale dei vaccinati contro il Covid-19 è una tra le più basse della Provincia di Ancona. Questa situazione rende tutti noi molto vulnerabili, soprattutto la fascia più debole della popolazione, anziani e ammalati, che è in attesa della somministrazione della terza dose di vaccino. Si confida sul grande senso di responsabilità di ognuno, poiché non riteniamo giusto per una comunità attiva e laboriosa come quella di Serra de’ Conti “piangere e addolorarsi” per la perdita di persone care. Questo accade quando non si ha cura del concittadino, ma si agisce soltanto in base alle proprie opinioni. È responsabilità di ciascuno curare la salute di tutti. Essere membri di una comunità significa essere consapevoli che le proprie azioni hanno conseguenze, positive o negative, per tutti». Letizia Perticaroli non ha dubbi: «Serve la terza dose e bisogna fare presto perché chi si è vaccinato all’inizio dell’anno con AstraZeneca non è ha più la copertura». Repentino negli ultimi giorni è stato anche l’aumento di casi ad Arcevia. «Non sappiamo di preciso quale sia stato il focolaio – interviene Dario Perticaroli, sindaco di Arcevia – ci sono diverse ipotesi, sicuramente comportamenti irresponsabili per cene o aggregazioni. È importante vaccinarsi e continuare a tenere comportamenti responsabili». Ieri la comunità ha pianto anche una vittima.

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Corriere Adriatico