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ANCONA - Sono circa un migliaio i saturimetri a disposizione di circa 50 farmacie marchigiane dislocate sulle 5 province, che da ieri lunedì 10 gennaio vengono distribuiti gratuitamente. L’obiettivo è quello di eseguire uno screening della salute della popolazione italiana (l’iniziativa è a livello nazionale) «e di sensibilizzarla sull’importanza della misurazione della saturazione arteriosa attraverso l’utilizzo dell’apparecchio» sottolinea Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche che ricorda la collaborazione con la Società Italiana di Pneumologia (SIP) e con il patrocinio di FOFI, per la campagna MisuriAMO2, finalizzata a fornire un qualificato supporto unicamente nei confronti dei pazienti affetti da patologie respiratorie.
Le info necessarie
Insieme con l’apparecchio il farmacista illustra le necessarie informazioni per il corretto utilizzo e consegna anche una scheda dove il paziente annoterà i valori riscontrati nell’arco di 8 giorni: una misurazione al mattino e una la sera.
La diffusione da aprile
Mentre chi ha una patologia legata alla respirazione conosce già l’apparecchio, i più lo hanno sentito nominare nella scorsa primavera con il diffondersi della pandemia perché il saturimetro è in grado di rilevare i primi sintomi di una possibile polmonite o malattia che coinvolge l’apparato respiratorio. Attraverso i raggi infrarossi, il dispositivo rileva la frequenza cardiaca e la saturazione arteriosa, cioè quanto ossigeno è presente nel sangue. Come si usa? Il suo utilizzo è semplicissimo. Occorre stare a riposo prima della misurazione e mettersi seduti o sdraiati per qualche minuto. Premendo da un lato, il presidio si apre dall’altro come una molletta per stendere il bucato.
Dieci secondi per sapere
All’interno della pinza si posiziona il dito indice o medio della mano per circa 10 secondi. Occorre evitare le mani fredde e la presenza di gel o smalti alle unghie. Sarebbe opportuno anche ripetere più volte la misurazione per aumentare l’attendibilità dei dati. Valori tra 97 e 99 sono considerati normali. Fino a 95 il dato viene considerato nella norma. Un valore sotto 95 rileva una certa difficoltà dei globuli rossi a trasferire l’ossigeno e quindi occorre tenere sotto controllo la situazione, meglio con l’aiuto di un medico. Se il valore è sotto 90 è necessario un tempestivo intervento. E se è inferiore a 85 il soggetto viene definito in ipossiemia, una situazione piuttosto grave.
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Corriere Adriatico