Martina, non ha potuto vaccinarsi ed è morta di Covid a 14 anni. La mamma: «Spero che la gente ignorante capisca»

Martina non ha potuto vaccinarsi ed è morta di Covid a 14 anni
ANCONA - Per più di un mese ha lottato contro il virus maledetto che si è insinuato nel suo organismo già fragile e le ha tolto il respiro. Non si era potuta...

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ANCONA - Per più di un mese ha lottato contro il virus maledetto che si è insinuato nel suo organismo già fragile e le ha tolto il respiro. Non si era potuta vaccinare, Martina Campanile. Avrebbe voluto farlo. Ma le sue condizioni gliel’hanno impedito: soffriva di alcune comorbilità e di una grave patologia cromosomica, aveva subito un trapianto renale con conseguente immunosoppressione farmacologica. Per questo non aveva scudi contro il Covid, che aveva contagiato anche un altro familiare. I medici del Salesi hanno fatto il possibile per salvarla, ma ieri la 14enne si è arresa per sempre.

 

E' morta poco dopo mezzogiorno nella Rianimazione pediatrica diretta dal dottor Alessandro Simonini, a seguito di «un’improvvisa insufficienza respiratoria che ha portato ad una rapida precipitazione delle condizioni emodinamiche, fino all’arresto cardiocircolatorio», fa sapere l’azienda Ospedali Riuniti. I medici hanno provato a rianimarla per 40 minuti: tutto inutile, purtroppo. 


La relazione sanitaria
Martina è la prima minorenne marchigiana a morire di Covid. Dal 5 novembre scorso la 14enne, residente ad Osimo insieme ai suoi genitori di origine campane e a due fratelli, era ricoverata in Rianimazione. «Fin dalle prime ore le condizioni cliniche sono apparse critiche e in rapido peggioramento, tanto che si è resa necessaria l’intubazione tracheale e la ventilazione meccanica», spiega nella relazione sanitaria il dottor Simonini, che evidenzia «l’estrema criticità delle condizioni cliniche, in parte per le comorbidità presenti, ma soprattutto per il progressivo deterioramento della funzionalità polmonare». Sin dall’inizio «non è mai stato possibile considerare l’estubazione della bambina» e nei giorni scorsi si era provveduto «al confezionamento di tracheostomia chirurgica, ma il quadro infettivo non si è mai risolto». La mamma Rita, però, non ha mai perso le speranze. «Combatti e fai vedere chi sei - scriveva su Facebook pochi giorni fa -, sei una campionessa nata e vincerai questa guerra spietata». Sui social si era anche scagliata contro i no-Vax. «Spero che la gente ignorante capisca che il Covid esiste, è un mostro che ti può distruggere - scriveva -. Chi è vaccinato deve capire che non bisogna abbassare la guardia. Bisogna rispettare lo stesso le regole e non pensare che se si è vaccinati, si è esonerati dal prendere il Covid». I social sono divenuti un muro del pianto, non appena la notizia della morte di Martina si è diffusa. «La mia nipotina mi ha lasciato un vuoto nel cuore - è il messaggio dello zio Davide -, sei e sarai sempre la mia guerriera, ti amo più di una nipote, eri il mio sole, ballavi con me, dicevi che eri tu la mia fidanzata. Ti porterò sempre nel cuore». 
Il cordoglio 


Martina era una ragazzina speciale e una combattente. La sua storia ha commosso tutti, anche l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, che ha contattato i genitori della 14enne «per esprimere la vicinanza mia, del presidente Acquaroli e di tutta la Giunta regionale. Sin dall’inizio - riferisce - mi sono sempre informato sull’andamento della situazione. La sua condizione patologica, purtroppo, le ha impedito di vaccinarsi e l’epilogo è stato drammatico. Questo mi spinge a ricordare alla collettività quanto sia prezioso il vaccino. I dati parlano chiaro: chi si vaccina non finisce in terapia intensiva, se non per altre patologie molto gravi. Ringrazio anche il personale sanitario del Salesi che ha dato la possibilità ai genitori di visitare la loro figlia fino all’ultimo». L’ultimo, straziante saluto, domani alle 15 nella chiesa di San Carlo Borromeo di Osimo, dove si terranno i funerali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico