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ANCONA - A gennaio, quando ancora la campagna vaccinale doveva decollare e il siero veniva inoculato solo agli operatori sanitari e agli anziani delle Rsa, un nuovo caso di contagio su tre nelle Marche riguardava soggetti over 60, le fasce d’età più a rischio di sviluppare conseguenze cliniche gravi dall’infezione da Sars-Cov-2.
Su 13.538 nuovi positivi registrati nel primo mese del 2021, ben 4.344 (il 32%) aveva riguardato marchigiani che avevano compiuto i 60 anni e tra questi più di 1.500 erano anziani over 80, la categoria più esposta al rischio di finire in terapia internsiva o morire per una polmonite da Covid-19. E i giovani? Le fasce d’età fino a 24 anni non raggiungevano neanche il 18% dei contagiati.
Lo scudo
Sei mesi dopo, con lo scudo dei vaccini issato a protezione dei più anziani, giusto in tempo per ripararsi da questo improvviso rialzo dei contagi alimentato dalla variante delta, la prima settimana di luglio propone scenari completamente ribaltati nella distribuzione dei positivi per fasce d’età, come emerge dai report dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, diretto dal dottor Marco Pompili. La campagna di immunizzazione - che nelle Marche al momento compre con un ciclo completo di vaccini il 94,4% degli over 90, il 90% della fascia 80-89 anni e il 70,5% dei 70-79 - ha messo al riparo i più anziani. Nella prima settimana di luglio, su 238 nuovi positivi diagnosticati nelle Marche solo l’8,4% sono over 60. E la quota si riduce concentrando l’attenzione sugli ultrasettantenni, 12 in tutto, il 5% del totale.
Con le piazze che sono tornate a riempirsi e l’obbligo di mascherina all’aperto venuto meno a giugno, in questo scorcio iniziale di luglio l’epidemia contagia soprattutto i giovani, i meno protetti dal vaccino.
Il ritorno a scuola
La distribuzione per età dei nuovi contagi è utile anche a capire cosa potrà avvenire a settembre con la riapertura della scuola, visto che al momento la fascia d’età 10-19 anni nelle Marche è coperta appena al 3% con un ciclo completo di vaccini e solo il 20,6% da una prima dose.
Lezioni in presenza
Nella prima settimana di luglio, con le scuole chiuse da settimane, si sono contagiati 35 ragazzi tra i 14 e i 18 anni (il 15% dei casi totali), 5 in età da scuole medie, 5 da scuola elementare e 4 da materna. A maggio, con le scuole aperte in presenza ma l’epidemia già in forte regressione, tra i ragazzi in età da superiori c’erano 336 contagi, il 7% del totale.Intanto l’abbassamento dell’età media dei nuovi contagiati, che spesso non sviluppano sintomi della malattia, ha consentito in questa fase estiva di svuotare o quasi i reparti di terapia intensiva riservati ai pazienti Covid. Se fino a marzo nelle Marche c’erano saldi giornalieri di ricoveri in rianimazione anche di +10 o +13, dall’inizio di aprile - con la frenata dei contagi e lo sprint della campagna vaccinale - le variazioni giornaliere dei ricoveri per Covid in reparti intensivi sono state sempre negative o a saldo zero, tranne in 8 giornate.
Le guarigioni
Ieri i ricoveri per Covid, dopo il rialzo (+3) di giovedì, sono tornati a scendere nelle Marche: da 11 a 10, due dei quali in terapia intensiva. E sono tornati a frenare, dopo alcuni giorni in ripresa, i positivi attuali, ieri a 1.284 (-7), grazie a 26 guarigioni in un giorno.
Anche la curva dei decessi si è appiattita. Tra gennaio e marzo di quest’anno le Marche hanno pianto 1.050 vittime del Coronavirus, in media 12 al giorno, con picchi di 18-20 decessi ogni 24 ore. A giugno le morti correlate all’epidemia sono state 21, in questo primo scorcio di luglio due e da quattro giorni ormai non si registrano decessi.
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Corriere Adriatico