Il Covid gira di più. Il ministro Speranza: «La terza dose di vaccino anche dopo cinque mesi». La Regione: «Noi siamo pronti». Dove sono gli hub

Il Covid gira di più. Il ministro Speranza: «La terza dose di vaccino anche dopo cinque mesi». La Regione: «Noi siamo pronti». Dove sono gli hub
ANCONA - Nella corsa contro il virus, si gioca d’anticipo. Ieri è arrivato il via libera dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, per accorciare i tempi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Nella corsa contro il virus, si gioca d’anticipo. Ieri è arrivato il via libera dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, per accorciare i tempi della terza dose di vaccino anti-Covid, che potrà essere somministrata a cinque mesi dalla seconda e non più a sei, come era stato finora. Una decisione presa in «un’ottica di massima precauzione», considerando che la circolazione virale è aumentata. L’obiettivo è mettere in sicurezza quante più persone possibili per blindare il Natale e le festività, senza l’incubo di restrizioni che scatterebbero inevitabilmente in caso di un’impennata di contagi. 

Storti, dg dell’Asur: «Scuola, corsia preferenziale per i tamponi ai ragazzi. Il tracciamento è essenziale»

 
L’ufficialità 


La comunicazione era arrivata già dal ministro della Salute Roberto Speranza durante il confronto di ieri pomeriggio tra governo e Regioni sul super Green pass. Poi, a stretto giro di posta, è giunta anche l’ufficialità dall’Aifa. Un’anticipazione dei tempi che potrebbe creare qualche impasse a livello organizzativo, ma le Marche sono pronte: «Che siano cinque o sei mesi, cambia poco - rassicura la direttrice generale dell’Asur, Nadia Storti. - Va benissimo anche così, siamo pronti, basta che le persone si vaccinino. Pure a Natale». Ieri, intanto, sono partite le prenotazioni della dose booster per la fascia 40-59 anni e a rispondere all’appello sono state circa 12mila persone - 11.350 al check point delle 17 - circa il 10% della platea composta dai 115.297 soggetti per i quali erano trascorsi i sei mesi dalla seconda dose. Platea ora destinata ad allargarsi, con il compattamento della finestra temporale a cinque mesi. Per gestire al meglio il secondo tempo della campagna vaccinale di massa, nella cabina di regia di ieri pomeriggio tra l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e i vertici sanitari regionali, si è parlato anche del tetris degli hub per le inoculazioni, con la ricerca di strutture più grandi che possano ospitare un numero di persone che, si spera, diventerà sempre più ampio. Al momento, i centri vaccinali operativi sono 12: tre nell’Area vasta 1, a Fano, Pesaro e Urbino; quattro nell’Av2, ad Ancona, Fabriano, Jesi, Senigallia; due nell’Av3 a Macerata e Civitanova, uno nell’Av4 a Fermo e due nell’Av5 ad Ascoli e San Benedetto. In alcuni casi, però, le strutture ospitanti non sono del tutto adeguate alle necessità. Ad Ancona, per esempio, dove si cerca un luogo più spazioso del Paolinelli perché capita che fuori su formino lunghe code e, con queste temperature, non è il caso. In questi giorni sono stati fatti sopralluoghi in alcune strutture nella zona industriale della Baraccola, e ora va verificato che siano idonee. Stesso discorso per Jesi, dove oggi è previsto un altro confronto per individuare una location adatta e alternativa a quella attuale. Dalla cabina di regia è inoltre emersa la volontà di cercare sedi più spaziose su Fermo e su Fano. In quest’ultimo caso, l’hub si trova in un centro commerciale che apre alle 9, cosa che fa slittare di un’ora l’avvio delle inoculazioni e, inoltre, non presenta abbastanza spazio per l’attesa. In parallelo alla campagna vaccinale, si lavora anche sul “piano Natale” per evitare chiusure e lockdown. Alla fine dell’incontro di ieri, il governo si è preso qualche giorno per valutare le posizioni delle Regioni, la stragrande maggioranza delle quali chiede minori restrizioni per i vaccinati, adottando il cosiddetto super Green pass. Per giovedì è previsto il Consiglio dei ministri durante il quale dovrebbe essere presa la decisione definitiva su cosa conterrà il nuovo decreto e i governatori hanno chiesto un ultimo incontro prima di quell’appuntamento per un ulteriore passaggio di condivisione delle eventuali regole che andranno a incidere sul Natale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico