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ANCONA Una dimenticanza che ferisce. Filippo Borioni non l’accetta. Da presidente di Oasi Marche, il sindacato dei balneari, va al nocciolo: «Nel decreto aperture noi non siamo contemplati». Dà il peso di questa colpevole distrazione.
«Il nostro settore in Italia è il secondo motore del turismo, nelle Marche siamo il primo». Dall’osservatorio privilegiato dei suoi Bagni 77, Senigallia, con la mitica coordinata della spiaggia di velluto, tuttavia ammette: «Pronti e felici di ricominciare. Da domani (oggi, ndr) per chi può». Ma su un punto non retrocede. «Siamo abituati a procedere per decreti, per delibere, non per titoli di giornale». Risistema i tasselli di un puzzle che pareva impazzito. Il primo della serie: «Siamo stati contenti quando la Regione Marche, giocando d’anticipo, fissò la data della nostra ripartenza al 1° maggio, prendendo in contropiede persino i cugini romagnoli che l’avevano decisa per il 29 maggio». Il secondo: «A livello nazionale iniziò a circolare una seconda indicazione: il 15 maggio». Terzo e ultimo: «Due giorni fa il ministro Garavaglia a un’agenzia di stampa aveva dichiarato che gli stabilimenti balneari sono sempre aperti e che, essendo il loro un lavoro che si svolge fuori, hanno il via libera. Dal 26 aprile». Pronti e felici, ma con riserva.
“Mare, mare, mare.
Il percorso
Il glamour in formato Riviera delle Palme. Sandro Assenti, presidente di Confesercenti Ascoli e Fermo, l’uomo-tendenza di Bagni Andrea, con la formula spiaggia+ristorante, mixa la voglia di ricominciare con l’amarezza di un’informazione distratta. «Nessuno che, ufficialmente, abbia comunicato una data precisa». E indica il percorso logico che ha traghettato i dubbi fin sulla sponda delle certezze. «C’è una delibera della Regione che stabilisce la stagionalità per le nostre strutture: dal 1° aprile al 30 settembre. Le singole città possono poi intervenire: qui a San Benedetto l’inizio è stato anticipato al 15 marzo. Quindi, essendo passati dalla zona arancione a quella gialla e rispettando i parametri temporali, si deduce che da domani (oggi, ndr) si può». Semplice. Sciolto il nodo dello start, Assenti passa alla variabile-meteo. «Speriamo che il tempo ci assista. Le spese ci sono e le incognite sono tante». Troppe. «Mi auguro che almeno il coprifuoco venga posticipo alle 23». Sarebbe un gesto di buon auspicio. «L’obiettivo? Rifare i numeri della scorsa stagione. Per spiaggia e ristorante stanno chiamando in tanti». Si può.
Maria Cristina Benedetti
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Corriere Adriatico