Tamponi salivari e vaccinazioni senza ago, la strada della Regione per la scuola in presenza

L'epidemia

Un camper per le vaccinazioni
ANCONA - Da una parte la situazione contingente con l’elastico tra il riallineamento delle agende negli hub vaccinali dopo l’impennata delle prenotazioni e il...

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ANCONA - Da una parte la situazione contingente con l’elastico tra il riallineamento delle agende negli hub vaccinali dopo l’impennata delle prenotazioni e il percorso porta-a-porta che nei prossimi giorni sguinzaglierà cinque camper nei paesi delle cinque aree vaste tra mercati ed eventi.

Dall’altra, lo sguardo che arriva in lungo, fino a settembre, alla ripresa della scuola con la possibilità di adottare nuovi strumenti diagnostici che consentano di agire più velocemente tra gli studenti.

 

Il consiglio regionale fiume di ieri ha solo sfiorato l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini (ha risposto ad alcune interrogazioni e poi ha lasciato l’aula) che ha continuare a tenere i fili del lavoro utile a chiudere il cerchio su due obiettivi cruciali. Il primo, è quello di spingere il più possibile in alto la campagna vaccinale. 


L’impennata delle prenotazioni
Se nelle ultime settimane si viaggiava intorno ai 1500/1800 prenotazioni, negli ultimi sette giorni ci si è stabilizzati intorno alle 4000 richieste. E ciò ha spostato in avanti il raggio di azione degli hub vaccinali. 


La rimodulazione delle agende
Con una rimodulazione delle richieste di fornitura dei vaccini: in testa alle preferenze ci sono Pfizer e Moderna, molti over 60 invece sono piuttosto cauti nell’accettare Astra Zeneca. Anche questo ha un peso nel riallineamento dei calendari vaccinali allo studio. Questo step ha conseguenza immediata sulla data di partenza della campagna vaccinale itinerante per la quale sono già stati trovati i mezzi (cinque: due già in dotazione alle aziende, tre acquistati nuovi dalla Protezione civile). In corso di valutazione invece, le forze da destinare a questo servizio. Considerando anche il fatto che i primi giorni della campagna itinerante saranno sperimentali. Il secondo obiettivo su cui sta lavorando Saltamartini è quello di proteggere, per quanto possibile, la scuola in presenza. 


La decisione supplementare
In questa direzione sembra molto vicina la decisione di adottare tamponi salivari per tracciare gli studenti a scuola: l’attendibilità dei test garantisce ottime performance ma soprattutto la velocità di esecuzione garantirebbe orizzonti epidemiologici impensabili con i molecolari. «E questo ci darebbe anche numeri diversi in termini di tracciamento - ragiona Saltamartini - utili a offrire una platea più consistente alla cabina di regia dell’Iss. Si tratta di un fattore che viene monitorato insieme all’occupazione dei letti di terapia intensiva».

Con quali tempi? «Il percorso è quello solito: Servizio salute, Asur, Bilancio. Speriamo di essere pronti per l’inizio della scuola» sintetizza Saltamartini. Per invogliare la popolazione verso il vaccino c’è allo studio anche la possibilità di adottare le dosi senza ago. Insomma, si ragiona in tutte le direzioni mentre quadro epidemiologico e sanitario offrono argomenti per essere fiduciosi.

Nella giornata di ieri sono stati rilevati 67 nuovi positivi in tutta la regione con un tasso di incidenza di 39,42 su 100mila abitanti. Il dato emerge dopo aver processato 1028 tamponi molecolari e 620 antigenici rapidi. complessivamente sono stati 3.026 tamponi lavorati.

Ventinove casi sono in provincia di Ancona, 14 in quella di Ascoli Piceno, 11 in quella di Macerata, 4 in quella di Pesaro Urbino, 3 in quella di Fermo, 6 fuori regione. Sono 14 i sintomatici. Dei 16 ricoverati per covid negli ospedali marchigiani, 4 in terapia intensiva sono in quantità invariata rispetto a ieri, ci sono poi 2 pazienti in semi intensiva (-1), e 10 in reparti non intensivi (-2). Quattro i dimessi nell’ultima giornata. 

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Corriere Adriatico