Regione contro i sanitari no vax, l'applauso del virologo Clementi: «Giusto rivalersi in caso di guai»

Regione contro i sanitari no vax, l'applauso del virologo Clementi: «Giusto rivalersi in caso di guai»
ANCONA - Il virologo Massimo Clementi applaude le sue Marche per la decisione, annunciata dalll'assessore Filippo Saltamartini di costituirsi parte civile in favore del...

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ANCONA - Il virologo Massimo Clementi applaude le sue Marche per la decisione, annunciata dalll'assessore Filippo Saltamartini di costituirsi parte civile in favore del paziente in caso di contagio accertato per colpa di sanitari no vax: «Mi sembra legittimo da parte del Servizio sanitario nazionale e mi sembra importante che le Regioni mettano in chiaro la loro posizione».

Ma, aggiunge, gli italiani «hanno capito» il valore della vaccinazione anti-Covid. «Ci sarà qualche no vax, qualcuno esitante. Ma vedo che qualche Regione ha anche prospettato ai sanitari non vaccinati per scelta che si costituirà parte civile qualora succedesse qualche guaio» in corsia «correlato alla loro mancata immunizzazione. Cosicché siano loro a risponderne. Mi sembra legittimo da parte del Servizio sanitario nazionale e mi sembra importante che le Regioni mettano in chiaro la loro posizione». Diihraziaoni rilasciate all'Adnkronos da Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'ospedale San Raffaele di Milano e docente all'università Vita-Saluteall'Adnkronos Salute, commentando le intenzioni annunciate dalle Marche.  La Regione ha esplicitato la sua volontà di applicare alla lettera le misure previste per i sanitari no vax. Ed è stato l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini a ribadire che, nel caso in cui si rilevasse un nesso di causalità con il contagio di qualche paziente, la Regione si costituirà in giudizio a favore del paziente, contro l'operatore no vax.  «Mi sembra un ragionamento corretto - osserva Clementi - In generale, però, i numeri raggiunti dalla campagna di immunizzazione anti-Covid in Italia evidenziano un aspetto, in particolare: c'è stata una buona risposta dalla maggior parte delle persone» alla chiamata all'iniezione scudo, «anche se consideriamo tutte le problematiche che di solito la questione vaccino si porta dietro. In questo caso - ribadisce - possiamo dire che la gente ha capito».

 

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Corriere Adriatico