Due anni fa il primo caso positivo al Covid nelle Marche, oggi quarta ondata che allenta la presa: casi e ricoveri in continuo calo

Due anni fa il primo caso positivo al Covid nelle Marche, oggi quarta ondata che allenta la presa: casi e ricoveri in continuo calo
ANCONA - A due anni esatti dall’inizio della pandemia Covid in Italia, i dati di queste ultime ore consentono di tirare un sospiro di sollievo e di pensare alla quarta...

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ANCONA - A due anni esatti dall’inizio della pandemia Covid in Italia, i dati di queste ultime ore consentono di tirare un sospiro di sollievo e di pensare alla quarta ondata come un incubo che ci siamo lasciati alle spalle. Così dal primo caso segnalato nel Pesarese - era il 25 febbraio 2020 - ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti. Soprattutto anche nelle Marche si sono fatti conti con le varianti di questo micidiale virus. La variante Alfa è stata identificata per la priva volta in Gran Bretagna, quindi c’è stata la Beta partita dal Sud Africa e la Gamma dal Brasile.

 


Cosa è cambiato
Ad aprile dello scorso anno, in India, è stata identificata la Delta che è diventata dominante rispetto alle sue “sorelle” ed infine la Omicron che è stata rilevata per la prima volta in Sud Africa il 24 novembre 2021 ed attualmente è predominante in Italia ed in Europa. Ma mentre il mondo ricorda i primi giorni di quella che sarà ricordata come la drammatica pandemia del millennio, anche nelle Marche i contagi stanno rallentando, e di molto. I dati degli ultimi giorni continuano a registrare una costante discesa sia nei nuovi positivi individuati attraverso i tamponi (1.634), sia nei ricoveri ospedalieri. Sono arrivati a 301 i degenti per Covid, -7 pazienti sulla giornata precedente. In terapia intensiva sono 30 (-2) i ricoveratu, quelli in semi intensiva 62 (-2), quelli in reparti non intensivi 209 (-3). L’occupazione dei posti letto è 11,7% nelle intensive, 26,4% in area medica (con 271 posti occupati). Tre i decessi legati al covid registrati nelle ultime 24 ore: sono morti un uomo e tre donne, di età compresa tra 71 e 95 anni, tutti con patologie pregresse. E ieri il governatore Francesco Acquaroli ha voluto ricordare la Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, da due anni in prima linea nella lotta alla pandemia. «Fin dai primi momenti pieni di incertezza e di paura - ha ricordato il presidente della Regione -, senza risparmiarsi, con grande impegno, professionalità e sacrificio, sono stati determinanti per assicurare assistenza alla popolazione. A tutti loro vanno la nostra riconoscenza e la gratitudine».


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Corriere Adriatico