I contagi fanno paura, la Regione potenzia il tracciamento Covid. Acquaroli: «Altre 30 persone per non perdere il controllo dei casi»

I contagi fanno paura, la Regione potenzia il tracciamento Covid. Acquaroli: «Altre 30 persone per non perdere il controllo dei casi»
ANCONA - Trenta persone in più e 300mila euro per non perdere il controllo del tracciamento Covid nelle Marche. La Regione nei giorni scorsi ha potenziato il servizio di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Trenta persone in più e 300mila euro per non perdere il controllo del tracciamento Covid nelle Marche. La Regione nei giorni scorsi ha potenziato il servizio di contact tracing fondamentale in questo momento dove la moltiplicazione dei contagi ha ingabbiato le Marche in zona rossa per almeno due settimane: l’obiettivo è quello di non lasciarsi sfuggire tutta la rete di contatti che ogni persona risultata positiva ha tessuto nei giorni precedenti al manifestarsi dei sintomi oppure all’esito del tampone.

 

 


Il piano
È importante «identificare rapidamente le persone esposte a casi esistenti, in quanto potenziali casi secondari, e prevenire l’ulteriore trasmissione dell’infezione nella popolazione - si legge nella delibera di lunedì -. Si tratta di una componente chiave delle strategie di controllo del Covid, in combinazione con l’individuazione precoce dei casi e in sinergia con altre misure come il distanziamento fisico».


La giunta
Il governatore Francesco Acquaroli ha anche anticipato il numero delle persone che verranno arruolate per potenziare la struttura dell’Asur: «Oltre ai 300mila euro lunedì scorso abbiamo deciso di sostenere il contact tracing con ulteriori 30 persone». Il contact tracing in pandemia si svolge attraverso tre fasi: l’individuazione delle persone potenzialmente esposte al virus in quanto contatti di una persona infetta a cui segue il rintracciamento dei contatti, il colloquio e la valutazione del rischio, per proseguire con il monitoraggio regolare dei contatti nel periodo post esposizione. Questo, si legge nel documento, «per assicurarsi che stiano osservando la quarantena in maniera sicura, sostenibile ed efficace per impedire la trasmissione dell’infezione e per verificare l’eventuale insorgenza di sintomi, anche lievi, e identificare rapidamente i casi secondari dell’infezione, testarli, isolarli e trattarli».


L’iter


Ai contatti vengono fornite le informazioni sulla patologia, sulla quarantena, sulle corrette misure di igiene respiratoria e delle mani, e indicazioni su cosa fare in caso di manifestazione dei sintomi. «Inoltre si provvede tempestivamente all’esecuzione di test diagnostici nei contatti che sviluppano sintomi». La ricerca dei contatti è in grado di contribuire ad una migliore comprensione dell’epidemiologia dell’infezione.
  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico