Farmaco contro il Coronavirus per evitare la terapia intensiva: anche le Marche chiedono di utilizzarlo

Farmaco miracoloso contro il Coronavirus: anche le Marche chiedono di utilizzarlo
ANCONA - Si chiama Ruxolitinib e, stando alla sperimentazione compiuta a Livorno, aiuterebbe i malati di Coronavirus a superare la fase critica senza la terapia intensiva. E,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Si chiama Ruxolitinib e, stando alla sperimentazione compiuta a Livorno, aiuterebbe i malati di Coronavirus a superare la fase critica senza la terapia intensiva. E, visti i risultati annunciati, anche la regione Marche si fa avanti


LEGGI ANCHE:
Coronavirus, nelle Marche 25 morti in un giorno, il totale è 477. Tra loro un 58enne senza altre malattie/ I dati delle regioni in tempo reale

Coronavirus, nuovo ospedale da 100 posti letto a Civitanova: Ceriscioli risponde alle domande dei cittadini


Due compresse al giorno, per quindici giorni, e la terapia intensiva sembra scongiurata. A mettere a segno un punto importante nella quotidiana battaglia contro il coronavirus è un farmaco, il Ruxolitinib, che da qualche settimana viene impiegato con ottimi risultati nell'ospedale di Livorno e che presto sarà sperimentato anche in altre parti della Toscana, da Massa a Firenze. Sono già otto i pazienti, affetti da difficoltà respiratorie ma non ancora in ventilazione assistita, ad aver ottenuto un significativo miglioramento del proprio quadro clinico, evitando così di essere intubati. L'intuizione si deve all'equipe di Enrico Capochiani, direttore di ematologia dell'Asl Toscana Nord Ovest che, insieme all'infettivologo Spartaco Sani e dopo il confronto con l'Università di Pisa e il Cnr, ha pensato di somministrare ad alcuni malati di coronavirus il medicinale che l'azienda produttrice (la Novartis) ha fornito col consenso dell'Aifa in modalità off label.
Il ruxolitinib, solitamente utilizzato per trattare malattie piuttosto rare, come patologie mieloproliferative croniche o di tipo tumoralenuovo impiego, si è subito mostrato adatto al nuovo impiego: «Questo farmaco, prima di esercitare un'azione di controllo, ha una

forte azione antinfiammatoria e ci è sembrato un ottimo candidato - specifica Capochiani - Il fatto che ne bastino pochi dosaggi fa ben sperare». Accanto a Massa, Viareggio e agli ospedali di Firenze e Pistoia che fanno capo alla Asl Toscana Centro, si è mostrata interessata all'impiego del farmaco anche la Regione Marche, particolarmente colpita dal Covid-19. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico