È un esodo dal nord nelle case-vacanza, riaperte le abitazioni dell'estate: «State in quarantena»

È un esodo dal nord nelle case-vacanza, riaperte le abitazioni dell'estate: «State in quarantena»
PORTO RECANATI  - Coronavirus, la fugCoronavirus, controlli in stazioni e aeroporti: posti di blocco nelle strade delle zone rossea dalle città del nord Italia riempie...

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PORTO RECANATI  - Coronavirus, la fugCoronavirus, controlli in stazioni e aeroporti: posti di blocco nelle strade delle zone rossea dalle città del nord Italia riempie le seconde case. Sul litorale di Scossicci notate diverse persone residenti al nord ma proprietarie di un’abitazione per le vacanze estive. Alcune di loro provengono dalla Lombardia. In una notte la città sembra aver improvvisamente anticipato l’esodo estivo. 


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Ieri mattina il quartiere di Scossicci era pieno di macchine e diverse case tradizionalmente aperte solo durante la bella stagione avevano le persiane spalancate. Il lungomare, infine, era affollato di passanti e di persone che facevano jogging o passeggiate in riva al mare. Anche Porto Recanati, dunque, è stata interessata dalla fuga dalle regioni indicate ad alto rischio di epidemia e che sono state raggiunte dal divieto di entrata ed uscita. Il sindaco Roberto Mozzicafreddo non appena è stato informato della questione ha convocato, in accordo con il prefetto Iolanda Rolli, una riunione urgente con le forze dell’ordine locali e con la Protezione civile comunale per adottare le giuste precauzioni. «Sono stato di prima mattina messo al corrente dell’esodo di proprietari di seconde case sul nostro territorio - conferma Mozzicafreddo -. Ricordo a tutti coloro che provengono dalle zone rosse indicate dal Decreto ministeriale del Presidente del Consiglio che devono responsabilmente restare in isolamento per 14 giorni nelle proprie abitazioni. Mi appello alla sensibilità di tutti perché la salute interessa l’intera popolazione e non usare le dovute cautele è un rischio che investe tutta la cittadinanza». La notizia dell’esodo dal nord Italia in città è stata, in questo particolare periodo, una doccia fredda. 

«È stata una cosa che ci ha colto di sorpresa anche se so che non solo Porto Recanati è stata raggiunta da cittadini del nord - prosegue il primo cittadino -. Non è stato fatto in tempo a pubblicare il decreto che le persone erano già in viaggio. Non voglio assolutamente che si inizi a ghettizzare nessuno perché non è detto che chi ha deciso di venire a stare in questo momento a Porto Recanati sia per forza contagiato». 


«Ripeto con decisione - conclude il sindaco -, che l’indicazione è quella di rimanere in casa il più possibile e di uscire solo per necessità in attesa che la situazione si definisca, mi auguro in maniera positiva per tutti. Chiedo collaborazione a tutti e in particolar modo a chi è appena arrivato. Diano loro stessi alle forze dell’ordine i propri nominativi e si mettano in autoquarantena».
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Corriere Adriatico