Frenano le cinque province, solo Ancona resta appena sopra la soglia di pericolo zona rossa Covid

Frenano le cinque province, solo Ancona resta appena sopra la soglia di pericolo zona rossa Covid
ANCONA - La frenata dei contagi ormai è omogenea e riguarda tutt’e cinque le province, anche se in zona rossa si è entrati in ordine sparso, tra il 3 e il 15...

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ANCONA - La frenata dei contagi ormai è omogenea e riguarda tutt’e cinque le province, anche se in zona rossa si è entrati in ordine sparso, tra il 3 e il 15 marzo. Ancona ieri registrava 178 casi e l’incidenza settimanale dei nuovi positivi è scesa a 256 ogni 100mila abitanti, con un -19% rispetto a sette giorni prima. Un mezzo prodigio, se si considera che il 4 marzo, neanche un mese fa, l’incidenza nella provincia capoluogo viaggiava a 520, seconda provincia d’Italia per densità dei contagi in base ai residenti.

 

Macerata ieri s’è assestata a quota 89, dopo i 260 “gonfiati” dall’anomalia di mercoledì che ne ha aggiunti 202 di troppo per una duplicazione tra molecolari e antigenici. Nell’ultima settimana ha avuto un calo di contagi del 19%. Fermo conta 22 contagi, il dato più basso degli ultimi dieci giorni, ed è la provincia che registra il decremento più alto su base settimanale, -33%. Pesaro Urbino rispetto a una settimana fa è scesa del 18% e ieri ha registrato 117 nuovi positivi. Ascoli Piceno (49 positivi nell’ultima tornata di analisi) ha avuto un calo dell’8% in sette giorni. A parte Ancona, ancora leggermente sopra soglia, tutte le province marchigiane registrano al momento una concentrazione di contagi settimanali inferiore ai 250 ogni 100mila abitanti richiesti per uscire dalla zona rossa: Pesaro Urbino è a 232, Macerata a 224, Ascoli a 178, il Fermano a 152. 
I focolai


Presto per dire che l’incendio s’è spento del tutto, perché qui e là i focolai possono riaccendersi, ma non siamo più alla foresta in fiamme di tre settimane fa. Anche i 487 positivi di ieri (62 dei quali sintomatici) sono un dato in linea con la tendenza al ribasso iniziata da metà marzo. In tutto ieri nelle Marche sono stati testati 5.448 tamponi: 2.989 nel percorso nuove diagnosi (di cui 879 nello screening con percorso Antigenico) e 2.459 nel percorso guariti. Sugli 879 test antigenici, informa il Servizio Sanità della Regione Marche, sono stati riscontrati 74 casi positivi, da sottoporre al tampone molecolare, pari all’8%. Le modalità e gli ambienti in cui è più facile entrare a contatto con il virus sono cambiate, con il lockdown che ha spento la movida e la Dad che ha svuotato le classi. Anche nell’ultima tornata, la maggior parte dei casi positivi (167) ha riguardato contatti stretti con soggetti positivi, vale a dire parenti non conviventi, amici e fidanzati, compagni di squadra. Seguono nella casistica i contatti in ambiente domestico (142) e quelli sul luogo di lavoro (5). Quasi scomparsi del tutto i casi di infezione dovuti a contatti in ambiente di vita/socialità (9 nell’ultima settimana) e quelli in ambiente scolastico, 10 in sette giorni.

 

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Corriere Adriatico