Limitazioni Coronavirus: da Collemarino al Viale per fare la spesa, anziano nei guai

Da Collemarino al Viale per fare la spesa, anziano nei guai
ANCONA - Restare a casa? Magari fosse così facile. No, gli anconetani non resistono alla tentazione di uscire, anche a costo di ammalarsi di Coronavirus e rischiare guai...

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ANCONA - Restare a casa? Magari fosse così facile. No, gli anconetani non resistono alla tentazione di uscire, anche a costo di ammalarsi di Coronavirus e rischiare guai con la giustizia: 28 persone in tutta la provincia sono state denunciate giovedì per non aver rispettato l’obbligo di non spostarsi. La ventinovesima ieri: un anziano che da Collemarino era andato a fare spesa al Viale della Vittoria. Secondo i dati della Prefettura, sono 1.179 le persone controllate dalle forze dell’ordine e dalla polizia locale, 1.084 gli esercizi commerciali ispezionati: tre titolari sono stati denunciati, un quarto multato. «Invito i cittadini a rispettare le regole per prevenire e contrastare l’emergenza epidemiologica» è l’appello del prefetto Antonio D’Acunto. Ma non basta: gli anconetani adorano il brivido. E pure il calcio.


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Ieri pomeriggio un gruppo di ragazzi non ha rinunciato a una partitella al campo del Verbena: fuggi fuggi all’arrivo della polizia locale che in mattinata aveva fermato un 78enne di Collemarino sorpreso in auto lungo il Viale della Vittoria. «Vado a fare spesa in via Trieste», si è giustificato: verrà denunciato. In tanti provano a raggiungere Portonovo, ma s’imbattono in una pattuglia fissa dei vigili urbani all’altezza della rotatoria: «Devo sistemare la barca» e «Ho la muta, vado a nuotare» sono le scuse più frequenti. Assidui anche i controlli nei parchi, interdetti dal sindaco: al Cardeto qualcuno ha forzato un ingresso. Sono quasi 400 i controlli svolti dalla polizia locale in due giorni in città: soltanto ieri mattina sono stati monitorati 13 esercizi commerciali per scongiurare assembramenti e identificati 38 automobilisti, oltre ai mercati dove possono esercitare solo gli ambulanti che vendono generi alimentari. «Dovete restare a casa, fatelo per i vostri cari - implora la comandante Liliana Rovaldi -. Consiglio a tutti di portare con sé l’autocertificazione, anche a piedi, ma non basta compilarla per andare dove si vuole. Ci si può spostare solo per lavoro, necessità e motivi di salute. La spesa? Fatela sotto casa. Passeggiate e jogging sono consentiti, ma vicino alla propria abitazione e rispettando il metro di distanza. Attenzione a non dichiarare il falso quando vi viene chiesta l’autocertificazione: i vigili effettueranno verifiche, rischiate una doppia denuncia».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico