ANCONA - Restare a casa? Magari fosse così facile. No, gli anconetani non resistono alla tentazione di uscire, anche a costo di ammalarsi di Coronavirus e rischiare guai...
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Ieri pomeriggio un gruppo di ragazzi non ha rinunciato a una partitella al campo del Verbena: fuggi fuggi all’arrivo della polizia locale che in mattinata aveva fermato un 78enne di Collemarino sorpreso in auto lungo il Viale della Vittoria. «Vado a fare spesa in via Trieste», si è giustificato: verrà denunciato. In tanti provano a raggiungere Portonovo, ma s’imbattono in una pattuglia fissa dei vigili urbani all’altezza della rotatoria: «Devo sistemare la barca» e «Ho la muta, vado a nuotare» sono le scuse più frequenti. Assidui anche i controlli nei parchi, interdetti dal sindaco: al Cardeto qualcuno ha forzato un ingresso. Sono quasi 400 i controlli svolti dalla polizia locale in due giorni in città: soltanto ieri mattina sono stati monitorati 13 esercizi commerciali per scongiurare assembramenti e identificati 38 automobilisti, oltre ai mercati dove possono esercitare solo gli ambulanti che vendono generi alimentari. «Dovete restare a casa, fatelo per i vostri cari - implora la comandante Liliana Rovaldi -. Consiglio a tutti di portare con sé l’autocertificazione, anche a piedi, ma non basta compilarla per andare dove si vuole. Ci si può spostare solo per lavoro, necessità e motivi di salute. La spesa? Fatela sotto casa. Passeggiate e jogging sono consentiti, ma vicino alla propria abitazione e rispettando il metro di distanza. Attenzione a non dichiarare il falso quando vi viene chiesta l’autocertificazione: i vigili effettueranno verifiche, rischiate una doppia denuncia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico